Sono 165 i consorzi di bonifica italiani, sparsi dal Nord al Sud del Paese, presenti in ogni regione, con leccezione della sola Val DAosta. Numericamente è il Veneto la regione che ospita più organismi (ben 21), e la Liguria è il fanalino di coda con un solo consorzio. Mentre in Emilia Romagna i consorzi di bonifica coprono per intero la superficie regionale. Ora larticolo 20 del ddl sul Codice delle autonomie ne prevede la razionalizzazione: le Regioni avranno un anno di tempo per accorparli o per sopprimerli, ed è sempre la soppressione che aspetta i consorzi qualora, trascorsi dodici mesi, le amministrazioni regionali non abbiano provveduto a metter mano ai consorzi del proprio territorio. Il nuovo assetto dovrebbe comportare un risparmio notevole, considerando non solo gli stipendi dei consiglieri di amministrazione e i trasferimenti dalle Regioni ai consorzi (520 milioni di euro lanno solo questi ultimi), ma anche il personale. Spesso infatti i consorzi di bonifica finiscono nei bilanci solo alla voce «costi»: emblematico il caso-Sicilia. Undici gli organismi attivi sullisola (molti commissariati da anni) che pesano per circa 100 milioni di euro sullerario, costo destinato a lievitare in conseguenza dellimmenso contenzioso con il personale, in gran parte assunto a tempo determinato, che avrebbe dovuto alternare ai contratti periodi di sospensione che invece non sono stati rispettati. Molti sollevano anche altre obiezioni, come il mancato rispetto della normativa che prevede lassegnazione tramite bando di gara per gli appalti di valore superiore ai centomila euro, cosa che invece non sarebbe avvenuta per esempio in un consorzio di bonifica toscano, dove lavori per il triplo di quel valore sarebbero stati assegnati direttamente a una cooperativa di lavoro.
E sempre nella stessa regione (nella foto la pista ciclabile realizzata sullArno) aveva sollevato polemiche lo svolgimento - da parte di un consorzio di bonifica pisano - di attività estranee alle finalità dellorganismo, condotte per conto dellamministrazione provinciale di riferimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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