Italiani Camilleri ha invaso le librerie

Difficile, anzi difficilissimo, snocciolare numeri solidi nel campo dell’editoria. Ci proviamo. Tra i fenomeni italiani del primo decennio c’è l’inossidabile Andrea Camilleri, che presidia il mercato con un esercito di titoli. E vende dieci milioni di copie (secondo Repubblica, 21 e mezzo). Lo scettro dovrebbe essere suo, anche tenendo conto che il botto lo fa nel 1998. I thriller di Giorgio Faletti (il primo Io uccido è del 2002, l’ultimo Io sono Dio è nella top ten del 2009) hanno venduto circa 8 milioni di copie. I romanzi di Federico Moccia, a partire da Tre metri sopra il cielo (2004), valgono 4 milioni di copie. Successi anche per Margaret Mazzantini (Non ti muovere, 2002), Fabio Volo (il primo romanzo è Esco a fare due passi, 2001) e Giampaolo Pansa (Il sangue dei vinti è del 2003): s’aggirano tutti intorno ai 2 milioni.

La Trilogia di Oriana Fallaci (inaugurata nel 2001) è sui 5 milioni, il romanzo postumo Un cappello pieno di ciliege (2008) ha venduto mezzo milione. Il caso culturalmente più rilevante è Gomorra di Roberto Saviano, romanzo-reportage uscito in sordina nel 2006: ha venduto 2 milioni e mezzo di copie.

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