Gli italiani e l'auto, ecco il Barometro 2009 sulle nostre abitudini

Europ Assistance ha commissionato l'indagine all'istituto Swg. Ecco i risultati: il 72% degli intervistati si proclama «prudente» e il 50% possiede un veicolo di piccola cilindrata. Il 64% del parco vetture è costituito da macchine immatricolate prima del 2004

Europ Assistance, leader nazionale nel mercato dell'assistenza privata, presenta il primo Barometro sulle attitudini e gli atteggiamenti degli automobilisti italiani. L'indagine, realizzata dall'istituto di ricerca indipendente Swg, è stata condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana e ha l'obiettivo di fornire una fotografia dei comportamenti di mobilità dei cittadini. Quattro i temi investigati nella ricerca: Ecologia, Risparmio, Tecnologia e Sicurezza. Argomenti di attualità attraverso cui individuare i futuri trend e sviluppi di uno scenario caratterizzato da grandi cambiamenti come quello automotive.
La dotazione: piccole, vecchiotte e nostrane. Sono le auto del Bel Paese.
Più del 50% degli italiani possiede un'auto di piccola cilindrata: il 35% del campione si sposta alla guida di una berlina compatta, il 19% di una city-car. Una percentuale che sale curiosamente al Sud, dove a guidare una macchina «cittadina» è ben il 22% del totale.
Il 64% del parco vetture del nostro Paese è poi costituito da veicoli immatricolati prima del 2004, di questi, il 26% è addirittura anteriore al 2000. Niente manie di grandezza o smanie di possedere l'ultimo modello disponibile sul mercato quindi.
Nonostante la globalizzazione e l'ampio panorama di scelta fra marche di tutto il mondo, gli italiani preferiscono guidare auto «nostrane» (36,7% del campione).
Passando all'aspetto ambientale, è interessante segnalare come oltre un uomo su 3 (36%), dichiari di guidare un'auto «ecologica» (Euro 4 o Euro 5), mentre oltre una donna su 5 (23%) non sia in grado di indicare la classe di omologazione della propria vettura. Non solo differenze di sesso ma anche geografiche per questo tema: il Sud si distingue infatti dal nord per la presenza di una più alta percentuale di auto inquinanti: solo un quarto del parco macchine complessivo del meridione risulta così omologato Euro 4 o 5.
I comportamenti d'uso: «auto-dipendenti», gli italiani senza il loro mezzo non sanno stare. A dichiararne un uso quotidiano sono soprattutto gli uomini (72%), le persone di età compresa tra i 35 e i 54 anni (74%), i residenti al Sud o nelle isole (72%) e chi ha un tenore di vita elevato (71%).
Chiamati a definire il proprio stile di guida, gli italiani si autoproclamano per la maggior parte «prudenti» (72%). Il 53% di loro definisce invece «rilassato» il proprio comportamento al volante. Seguono nell'ordine i guidatori con atteggiamento «sportivo» (25%), «ecologico» (22%) o «nervoso» (12%).
Da un'analisi socio-geografica del campione emerge infine che a definirsi prudenti sono soprattutto le persone di età superiore a 55 anni (80%).
L'ecologia, ora. Per ridurre l'inquinamento causato dalla circolazione del parco auto nazionale gli italiani hanno le idee chiare: l'intervento delle case automobilistiche (49% degli intervistati) - attraverso la costruzione di auto meno inquinanti (51%) e l'adozione di motori alternativi (45%) - o quello delle Istituzioni (26%) - con incentivi alla rottamazione (55%) - sono considerate soluzioni indispensabili a risolvere il problema ambientale. Pochi tuttavia (appena il 14% degli intervistati) quelli disposti ad ammettere una responsabilità personale nel processo di inquinamento e disponibili a contribuire attivamente alla risoluzione del problema con un comportamento di guida più «etico». Ben il 58% del campione confessa così di non spegnere mai o solo raramente il motore quando si trova bloccato in coda e il 28% di non cambiare marcia a basso numero di giri del motore.
I consumi, la scelta dell'auto e la sua manutenzione sono gli elementi indicati come principali fattori di risparmio, anche se in misura differente in funzione dello status sociale e del tenore di vita degli intervistati. A puntare sul ridimensionamento dei consumi sono soprattutto coloro che possiedono un tenore di vita medio (54%) o basso (53%). Più sensibili alla scelta del modello e alla sua cura sono invece i cittadini con tenore di vita alto (18%).
L'84% del campione ritiene che la crisi economica globale abbia condizionato e continui a condizionare le proprie decisioni di acquisto. In conseguenza di ciò, il 69% dichiara di non aver comprato un'auto nel corso del 2009 né di avere intenzione di farlo. Infine il 41% afferma di aver modificato le proprie abitudini di utilizzo dell'auto a fronte delle attuali difficoltà economiche.
La tecnologia: fa rima con ecologia.
Considerata una dimensione intrinseca all'auto e non accessoria, la tecnologia assume un significato e un'importanza diverse per gli automobilisti a seconda del loro profilo socio-demografico. Sicurezza (61%), risparmio (36%) e confort (35%) sono comunque le connotazioni prevalentemente associate dal campione alla tecnologia oggi. Interrogati sul futuro, invece, gli italiani ribaltano la gerarchia, legando all'innovazione tecnologica soprattutto gli aspetti ecologici (54%), di sicurezza (52%), risparmio (39%), confort (22%) e connettività a internet (21%). Invitati a immaginare l'auto del futuro e a fantasticare sulle prossime frontiere tecnologiche, i cittadini prefigurano un'auto integralmente ecologica - nei carburanti e costruita con materiali riciclabili - (44%) e multifunzionale (30%), cioè dotata di ogni possibile optional e accessorio sul mercato. Quest'ultimo aspetto sembra rivestire un'importanza strategica soprattutto per i giovani (36%).
Per essere «intelligente» l'auto dovrebbe poi preferibilmente essere equipaggiata con un computer di bordo in grado di offrire un servizio di soccorso Sos a chiamata (54%), un segnalatore di pericolo imminente (48%), un sistema di diagnostica dei guasti (45%) e uno screening dello stato di salute del guidatore (42%).
Analizzando questi risultati da una prospettiva anagrafica, si nota come i guidatori più giovani (di età compresa fra i 18 e i 34 anni) tendono, più di quelli adulti e anziani, a concepire l'auto del futuro come estensione dell'ambiente domestico o luogo di svago.
Quanto ai servizi che l'auto intelligente dovrebbe offrire, il soccorso Sos a chiamata è preferito dagli automobilisti adulti (58%), il segnalatore di pericolo imminente dal pubblico maturo (53%), il sistema di diagnostica dei guasti dai giovani (47%).
La sicurezza: qualità imprescindibile di ogni auto, per gli italiani è sinonimo di comportamenti di guida corretti (propri e altrui) e di affidabilità del mezzo. La sicurezza figura al primo posto nella graduatoria delle caratteristiche più citate per descrivere che cosa rappresenti per loro l'auto (55%). Gli aspetti prevalentemente associati alla sicurezza sono il comportamento di guida individuale (37%) o altrui (28%) e l'affidabilità dell'auto e le sue dotazioni (28%).
Il riferimento al comportamento individuale di guida quale fattore primario di sicurezza è prevalentemente citato dagli uomini (41%), dagli automobilisti di età compresa tra i 35 e i 54 anni (39%) e tra i 55 e i 70 anni (39%). Il comportamento di guida altrui è invece citato maggiormente dalle donne (29%) e dai guidatori maturi (31%).
I servizi e l'assicurazione: generalmente soddisfatti, gli italiani continuano a sposare la tradizione.

Interrogati sui servizi, dichiarano che l'assistenza riveste una grande importanza (42%), in particolare quando si parla di servizi post vendita (45%).
Passando al tema assicurazione il barometro evidenzia come il 19% degli italiani ha assicurato la propria auto on line.

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