Italiani, popolo di «messaggiatori» alla guida

Prima o poi doveva venire fuori. Chi guida nelle grandi città, nelle autostrade si sarà accorto che non ce n’è uno, di guidatore, che non armeggi col telefonino. Brutto vizio. Se ne fregano, al massimo rallentano, sbandano ma devono rispondere al messaggio. Si chiama «texting» e tra i giovani è come il 3D, irrinunciabile. Chiamate Piero Angela che serve uno speciale di Quark. Già superiamo a destra, non rispettiamo code e limiti e lampeggiamo al prossimo. Ora si scopre che ci piace rispondere ai messaggini anche quando guidiamo: sei italiani su dieci chattano. Con una mano tengono il volante, con l’altra digitano. Stracciata la media europea di 4 guidatori su 10, siamo campioni.
A confermare quello che ormai sapevamo tutti è uno studio commissionato dalla Ford. Uno studio ad hoc, ovvio (entro l’anno il colosso lancerà sulle sue autovetture un sistema per la lettura vocale dei messaggini) ma comunque interessante perché per la prima volta consente di far luce su un fenomeno sottovalutato. Che potrebbe sfatare il mito che a causare incidenti (in Italia) sia solo chi si è fatto una birretta.
Condotta in Germania, Spagna, Francia, Regno Unito, Italia e Russia su un campione di oltre 5mila persone, l’indagine consegna la maglia nera agli italiani (61 per cento), seguiti dai russi (55 per cento), dai francesi e dai tedeschi (49 per cento). I più prudenti sembrerebbero essere gli spagnoli (40 per cento) e soprattutto gli inglesi (33 per cento). Pare che i messaggi che si leggono con più urgenza siano quelli ricevuti dal partner, con l’eccezione della Russia, Paese dove gli sms con un potenziale di distrazione più alto sono quelli ricevuti dalla madre. Mamma mia! Paradossale è invece il fatto che la percentuale di guidatori che riconoscono la pericolosità di tale gesto sia elevatissima: la media è del 95 per cento, il valore massimo si registra in Spagna (97%) e quello più basso in Italia (93%). Almeno in questo siamo coerenti. Come detto, lo studio è stato effettuato da Ford Europa per una ragione ben precisa: evidenziare il potenziale, in termini di miglioramento della sicurezza, offerto dal sistema Sync, oggi installato su oltre quattro milioni di suoi veicoli in Nord America e pronto ad essere lanciato nel corso di quest’anno a bordo di vari modelli della casa americana.
Concludiamo con la birretta di cui prima. Nel 2006 in America hanno fatto un esperimento, misurando tempi di reazione, livelli di distrazione e di coscienza fra un guidatore che aveva bevuto alcolici e chi mandava un messaggino staccando necessariamente gli occhi dalla strada.

Dal risultato che hanno ottenuto si deduce che comporta molti meno rischi una vodka che tre parole composte sulla tastiera del cellulare. E un bicchierino di vodka equivale a tre, forse quattro birre. A buon intenditor...

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