Jagger: «Dopo 35 anni sul palco ho preso le prime lezioni di canto»

da Milano

Certo che è così: Mick Jagger ha preso lezioni di canto. Lo ha ammesso lui durante un’intervista a Virgin Radio, durante la quale, tra il serio e il faceto, ha certificato che «ho preso alcune lezioni un paio d’anni fa, dopo 35 anni che non lo facevo». E d’altronde chiunque ha visto il Mick Jagger che da quasi un anno gira i palchi di tutto il mondo con i Rolling Stones non fa fatica a credergli. Anche allo stadio Meazza di Milano, in una serata di caldo africano che avrebbe stroncato anche un centometrista ventenne, lui ha cantato tranquillo come un pasqua. Naturalmente, tranquillo a modo suo: ossia correndo, dimenandosi, urlando e sbraitando come fa da 44 anni esatti. E inciampando solo raramente in qualche stecca, tutto sommato un dazio accettabile per chi, comunque, non ha mai fatto della voce il suo punto di forza. E così, quando al termine del suo show Mick Jagger, che ha 63 anni, riesce ancora oggi a correre su e giù sul suo palco da 80 metri cantando Satisfaction senza avere neppure il fiatone, è evidente che qualche trucco c’è. Un buon allenamento, certo. E anche un rinnovato controllo dell’energia vocale. «Un po’ di lezioni e di esercizi per la voce sono veramente utili. Li ho sempre consigliati ai giovani cantanti, ma non l’avevo mai fatto anche se avrei dovuto», ha detto ieri ai microfoni della radio. Dopo aver trascorso quasi mezzo secolo di concerti praticamente a digiuno di tecnica, affidandosi alle risorse istrioniche, a un duttile timbro vocale e, soprattutto, a un repertorio che non obbliga a particolari virtuosismi (però provate a cantare Angie, se ci riuscite), ora Mick Jagger deve arginare le inevitabili cattiverie dell’età con qualche stratagemma.
E allora, prima di iniziare le registrazioni dell’ultimo (bel) ciddì A bigger bang è ritornato sui banchi di scuola. «Molte persone - ha detto - hanno problemi di voce. Anche giovani, non solo anziani. Parlando con Joss Stone mi sono reso conto che, quando si canta tutte le sere, la voce si stanca, perciò è necessario imparare a praticare un riscaldamento adeguato. Ho solo imparato le tecniche, e ciò mi ha aiutato». Se ne sono accorti l’altra sera anche i quasi settantamila riuniti all’aerodromo di Dubendorf per il più grande concerto rock mai organizzato in Svizzera.

Là i Rolling Stones hanno fatto il loro solito show, pieno di grinta e di energia. Boati, naturalmente. E il ruspante Mick ha dimostrato un’altra volta che, se a qualche cosa sono servite, le sue lezioni di canto sono solo un dettaglio perso nel talento innato.

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