Dalla Jaguar alla villa in Kenya: i conti in tasca agli onorevoli

Le dichiarazioni dei redditi dei politici: Berlusconi è il più ricco, Schifani guadagna più di Fini. E la Melandri investe in Africa

Dalla Jaguar alla villa in Kenya:  
i conti in tasca agli onorevoli

Roma - Antonio Di Pietro ha venduto la casa di Curno, Pier Ferdinando Casini ha ceduto migliaia di azioni, ma tra i parlamentari c’è anche chi ha investito, a Roma soprattutto: casa ai Parioli per Rocco Buttiglione e appartamento nuovo in pieno centro anche per il ministro Mara Carfagna, che ha acceso un mutuo da 400mila euro. Acquisto esotico invece per la deputata del Pd Giovanna Melandri: villa in Kenya da 255mila euro. Paolo Guzzanti ha comprato appartamenti negli Stati Uniti, in Francia e in Spagna.

La classifica dei più ricchi e dei più poveri tra gli eletti è da ieri consultabile per qualunque cittadino negli uffici prerogative e immunità della Camera e del Senato. Le dichiarazioni dei redditi sono quelle depositate nell’anno 2010 e relative al 2009. Al top c’è sempre Silvio Berlusconi, che quest’anno quasi raddoppia il suo imponibile: da 23 milioni a 40.897.004 euro, con oltre 17 milioni e mezzo di tasse pagate. Berlusconi paga d’imposte l’equivalente dell’obolo versato mediamente da circa 2500 cittadini. Nello stato civile il premier risulta separato, mentre tra i nuovi acquisti è indicato un terreno ad Antigua e la vendita di una comproprietà al 50 per cento di un appartamento a Milano.

Alla Camera sono da segnalare i redditi milionari del manager della sanità Antonio Angelucci (6.180.699) e dell’avvocato Giulia Buongiorno, che segnala la vendita del suo scooter Piaggio e vanta un imponibile di 2.048.397, quasi il doppio di uno dei legali del premier, Niccolò Ghedini (1.127.118). Al quarto posto, un altro finiano e avvocato, Giuseppe Consolo, con 2.308.103 euro. Terzo il molisano residente a Philadelphia Amato Berardi, 2.750.347 euro.
Tra i leader di partito, il più povero è Casini: poco più di 106mila euro il suo imponibile. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, oltre al reddito per lavoro dipendente, percepisce anche 15.808 euro come rendita di fabbricati. Dei «numeri uno» di partito, a parte Berlusconi, il politico che guadagna di più è Gianfranco Fini: 186.563 euro, contro i 142.243 mila dichiarati nel 2010. Oltre al lavoro dipendente, nel 740 del presidente della Camera compare la voce «altri redditi», con 15mila euro. Non risultano posizioni nuove per Fini al capitolo case, mentre uno dei suoi «falchi», Carmelo Briguglio, ha acquistato un terrazzo con vano a Taormina. Il capogruppo di Fli Benedetto Della Vedova ha comprato un rustico a Tirano, in provincia di Sondrio.

Ci sono poi i ministri: il Paperone quest’anno è il titolare della Difesa, Ignazio La Russa, con 374.461 euro. Secondo Giulio Tremonti (301.918), terzo Renato Brunetta (300.894), che ha acquistato un appartamentino di 40 metri quadrati con ampi terreni a Riomaggiore. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni è più ricco (170.711) di Umberto Bossi (167.957). Tra i componenti, o ex, del governo non eletti l’imponibile più alto è quello dell’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso (860.195) seguito dal sottosegretario Daniela Santanchè (642.517). Fini ha aumentato i suoi introiti, ma il presidente del Senato Renato Schifani vanta ha un imponibile ancora superiore (229.918 euro). Il senatore più ricco è il democratico Umberto Veronesi, un milione 364.720 mila euro.

Infine in mezzo a centinaia di redditi invidiabili per la maggior parte degli italiani c’è anche un 740 quasi da

miseria: Pietro Marcazzan, deputato dell’Udc, 10.330 euro. Ma c’è una spiegazione: è subentrato a un collega nel settembre del 2010, e dunque per il 2009 ha dichiarato il suo stipendio di insegnante di lingue straniere.

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