James Joyce, nel 2012 «liberi» i suoi libri e il «Bloomsday»

James Joyce, nel 2012 «liberi» i suoi libri e il «Bloomsday»

Dal 2012 niente più restrizioni per le letture pubbliche dell’Ulisse dello scrittore irlandese James Joyce (1882-1941), come del resto per tutte le altre sue opere. Con il nuovo anno, infatti, scadono i diritti d’autore (nel 2012 saranno trascorsi i 70 anni dalla scomparsa del romanziere) e sarà possibile utilizzare liberamente i testi di Joyce che passeranno così nel pubblico dominio. E in vista di questa imminente scadenza, fissata per il 13 gennaio, giorno della morte di Joyce, gli studiosi e gli amanti dell’autore di Gente di Dublino possono tirare un sospiro di sollievo: da oltre vent’anni il nipote dello scrittore Stephen Joyce, che vive a Parigi, tiene a debita distanza numerosi specialisti che hanno dovuto fare i conti con lui, spesso messosi di traverso per stoppare molte richieste.
Stephen Joyce, erede universale del nonno detentore dei diritti di autore, ha anche promosso cause legali per difendere il buon nome del proprio avo, impedendo incursioni nella sua vita privata, con il blocco di pubblicazioni di lettere inedite e manoscritti. Ma con il 2012 non ci saranno più restrizioni, neppure per il «Bloomsday», la ricorrenza che cade il 16 giugno, in ricordo di quel giorno del 1904 in cui James Joyce ha ambientato il suo libro più celebre, l’Ulisse, narrazione di una giornata di peripezie di Leopold Bloom in giro per Dublino.
Finora chi ha voluto organizzare celebrazioni in onore di quel famoso e impervio romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha dovuto fare i conti con i paletti posti da Stephen Joyce. A oggi l’unico luogo in cui erano consentite le letture pubbliche integrali dell’Ulisse per il «Bloomsday» era il “James Joyce Centre” di Dublino. Ma ora tutto cambierà: il «Boomsday» potrà essere celebrato liberamente, senza chiedere più autorizzazioni o pagare i diritti d’autore, come del resto per la pubblicazione dei libri.


Solo per stare al mondo editoriale italiano, e solo nei prossimi due-tre mesi, di Joyce usciranno nuove edizioni di: Esuli (Editori Riuniti), Gente di Dublino (Einaudi e BUR), I morti (Passigli e Marsilio), Musica da camera (Barbès), Ritratto dell’artista da giovane (BUR) e, naturalmente, l’edizione integrale dell’Ulisse in supereconomica (Newton Compton).

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