Jasmine fa colpo e il padre Al Fayed brilla di orgoglio

da Parigi

Il dolore per la perdita di un figlio rimane per sempre un macigno sul cuore. Ma la gioia per il successo di un’altra figlia può schiarire l'esistenza come un raggio di sole dopo un temporale. Mohamed Al Fayed, ricco magnate proprietario dei magazzini Harrod’s a Londra e del Ritz di Parigi, alcuni giorni fa assisteva al defilé di sua figlia Jasmine proprio in uno dei saloni del mitico hotel parigino da dove, una sera infausta del 31 agosto 1997, uscirono Dodi Al Fayed e Lady D per non tornarci mai più. Anche per questo bruciante dolore, Mohamed Al Fayed non è avvicinabile.
Jasmine ha, infatti, solo 27 anni, vive con Noah, un musicista, con il quale ha avuto Delila, una bambina di due anni. Vestito con abito grigio e camicia a disegni bianchi e neri, papà Mohamed sorrideva compiaciuto. «Questa collezione funziona molto bene perché è sexy, veste sia le ragazze sia le quarantenni, è facile e piace», spiegava Agostino Tognin della boutique Video Look di Padova. Non l’unica ad aver puntato da un paio di anni su questa linea che piace a giovani attrici come Sienna Miller e Anne Hathaway piuttosto che Cristina Ricci e Kirsten Dunst. Tra i 140 negozi in cui Jasmine di Milo è presente non mancano punti vendita italiani di grande prestigio come Biffi e 10 Corso Como a Milano, Luisa Via Roma a Firenze, Penelope a Brescia. Segno che sul talento di questa stilista contano i buyer più esperti. Al suo debutto a Parigi, nel 2006, un giornale inglese scrisse causticamente che i soldi di papà ti possono comprare una sfilata ma non uno stile. Lei è andata avanti con testardaggine nonostante si dica sia timidissima e non ami apparire. Non esce alla fine della sfilata a raccogliere gli applausi, raramente si lascia fotografare e quasi mai fa bella mostra di sé ai party. Ora il suo nome entra nelle classifiche dei migliori stilisti sotto i trent’anni. Del resto Jasmine Al Fayed, bella e minuta, ha frequentato, sotto falso nome, il Central St. Martins, il college di Londra che ha sfornato nel tempo grandi talenti. Non ha terminato gli studi, ma si è preparata lavorando per un anno in una sartoria dei grandi magazzini Harrod’s. Poi ha lanciato la sua collezione ispirandosi, per il nome, alla Venere di Milo. Abiti da cocktail e piccoli pezzi realizzati con la cura di una semi-couture.

Le proposte per l'estate 2009 sono indossate da ragazze con enormi teste di capelli rossi frisè issate su lucidissime zeppe con tacco scolpito. I modelli sono corti e danzanti, e decisamente zen per la silhouette geometrica.

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