John Pierpont Morgan, il magnate collezionista malato di depressione

La più famosa collezione al mondo di testi rari e preziosi nasce dall’illuminato collezionismo di uno degli uomini più ricchi dell’America fra Otto e Novecento, John Pierpont Morgan. Nato il 17 aprile 1837 ad Hartford nel Connecticut, figlio del finanziere Junius Spencer Morgan, John Pierpont frequentò le migliori scuole del New England e d’Europa e a 35 anni era a capo di un impero economico le cui finanze erano superiori al bilancio della stato americano. E fu proprio a Pierpont Morgan che gli Stati Uniti si rivolsero nel 1907 e fu il banchiere a salvarli dalla bancarotta. Al genio finanziario Morgan univa la passione dello yachting e soprattutto del collezionismo: acquistava in tutto il mondo codici, manoscritti, incunaboli e libri a stampa rarissimi.

Per contenere la sua collezione fece costruire la palazzina in stile rinascimentale tra Madison avenue e la 36ª Strada che poi uno dei suoi figli donò agli Stati Uniti, sei anni dopo la morte del padre, avvenuta a Roma il 31 marzo, un mese prima del settantaseiesimo compleanno. Pierpont Morgan si trovava in Italia per diporto ma soprattutto per combattere la depressione che lo aveva perseguitato per tutta la vita. Forse il collezionisimo era uno dei modi per sconfiggerla.

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