Da Johnny Depp a Charlie Sheen il web gioca con le false morti

E sì che non siamo a Carnevale dove ogni scherzo, pur se macabro, vale ma in periodo natalizio che, almeno sulla carta, dovrebbe rendere tutti più buoni. Eppure, sarà che la gente è a casa e quindi ha più tempo da perdere ma la polizia americana comincia ad avercene le scatole piene di quelle che sono ormai state ribattezzate come «death hoax» le «bufale della morte» tanto da aprire un’indagine per scoprire chi siano questi burloni del web. Che si avvalgono, il più delle volte, della forza penetrativa dei Social Network (Twitter in testa) che, in meno di un amen, possono rapidamente diffondere qualsiasi tipo di notizia; figuriamoci queste. L’ultima vittima del falso annuncio in rete del suo decesso è stato Owen Wilson, il biondo attore di Io e Marley, che ha scoperto, suo malgrado, da una anticipazione di LiveLeak, di essere perito in un incidente con lo snowboard sulle nevi svizzere di Zermatt. Wilson, secondo la sconosciuta Global Associated News, avrebbe perso, per eccesso di velocità, il controllo del mezzo finendo contro un albero. Nonostante i soccorsi, con tanto di eliambulanza, il povero Owen sarebbe stato dichiarato morto nel locale ospedale. Wikipedia, neanche a dirlo, è stata subito aggiornata. «Owen Wilson è vivo e vegeto e le voci sono assolutamente false» ha prontamente smentito il portavoce dell’attore, tranquillizzando i suoi fan.
Wilson (che nel 2007 tentò il suicidio) è solo l’ultima vittima di un elenco che, proprio in questi ultimi giorni, si sta allungando in maniera sensibile mietendo vittime celebri, per fortuna solo virtualmente. Nel giro di poco sono circolate, infatti, le bufale sulle morti di Adam Sandler (scomparso il 28 dicembre guarda caso con lo stesso incidente sportivo), Charlie Sheen (a Santo Stefano, nello stesso resort svizzero di Wilson), Morgan Freeman (che sarebbe deceduto nella sua abitazione di Burbank), Aretha Franklin e il cantante statunitense Aaron Carter costretto ad un immediato intervento su Twitter, ormai strumento ritenuto fondamentale non solo per far arrivare ma anche per smentire il più rapidamente possibile le notizie. Gli annunci in rete di morti false non sono una prerogativa solo di questo periodo, però. Bufale, in passato, ne sono circolate parecchie colpendo personaggi conosciuti come Lindsay Lohan, Will Smith, Russell Crowe, Bill Cosby, Johnny Depp, Eminem e Zach Braff.

Anche l’Italia non è immune dalle «death hoax». Di recente, qualcuno ricorderà i falsi annunci sui decessi di Lino Banfi e Bruno Pizzul che la prese con filosofia: «Mi hanno chiamato mentre giocavo a carte, infarto permettendo, torno alla mia partita».

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