Josemaría Escrivá de Balaguer
26 Giugno 2005 - 00:00Di questo santo, canonizzato in tempi rapidissimi, ci siamo già occupati qualche anno fa e, dunque, non è il caso di insistere ulteriormente su particolari biografici che del resto sono abbastanza noti (magari, tra qualche anno ci torneremo sopra). Daltra parte, la sua opera maggiore fu la creazione dellOpus Dei, conosciutissima e unico esempio, a tuttoggi, di prelatura personale in seno alla Chiesa. LOpus Dei di tanto in tanto ritorna alla ribalta mediatica e cè chi la pensa una sorta di massoneria bianca. Verrebbe polemicamente da dire: magari lo fosse. Per conoscerla sul serio, lopera migliore rimane quella di Vittorio Messori, Opus Dei: unindagine (Mondadori). Ma sono in tanti, ahimè, quelli che se sono fatta unidea (sballata) leggendo Il Codice Da Vinci, romanzo fantastorico di esagerato successo. Nelle sue pagine vaga un sicario albino, monaco dellOpus Dei, che va in giro di notte, a uccidere la gente, in tonaca, tantè che, per scalare muri, deve rimboccarsela. Mah. Unassociazione di laici, qual è lOpus Dei, non ha certo monaci. E poi, gli albini hanno di solito problemi alla vista e non sembrano molto indicati per spericolate acrobazie notturne a scopo di omicidio. Infine, se io fossi un monaco e decidessi di darmi al delitto, come minimo mi procurerei un paio di pantaloni, magari ginnici, e un passamontagna. Voi mi direte: ma è una fiction. Risponderò che neanche una fiction può essere strampalata, sennò si chiama farsa. E poi, vorrei vedere voi, se qualcuno imbastisse fiction o anche farse su ciò che avete di più caro e sacro.
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