Si tratta di sette sacerdoti catalani della diocesi di Urgell trucidati nel 1936 dai miliziani anarco-comunisti all'inizio della guerra civile spagnola. Braccati, si erano rifugiati nei paraggi di Lleida, a La Pobla de Segur. Furono catturati, messi assieme, caricati su di un camion e portati nel vicino paese di Salás de Pallars, dove furono sommariamente giudicati dal tribunale rivoluzionario. Ovviamente condannati a morte, vennero allineati lungo il muro del cimitero e fucilati. Josep Tápies Sirvant, il capogruppo dei martiri, era nato a Ponts nel 1869 ed aveva svolto tutto il suo ministero proprio a La Pobla de Segur. Era stimatissimo per via del dono del consiglio. Pasqual Araguás Guárdia era di Pont de Claverol, aveva trentasette anni ed era sacerdote dal 1923. Parroco a Noals, aveva cercato rifugio in casa di suoi parenti a La Pobla de Segur ma era stato stanato. Silvestre Arnau Pasqüet, di Gósol, aveva venticinque anni, aveva studiato a Roma ed era prete da un solo anno; faceva il viceparroco a La Pobla de Segur. Josep Boher Foix, di Sant Salvador de Tólo, era nato nel 1887 ed era parroco di Pobleta de Bellvei. Francesc Castells Brenuy era nato proprio a La Pobla de Segur nel 1866; studi a Roma, professore nel seminario e varie volte parroco, reggeva la parrocchia di El Poal e si era rifugiato presso i familiari prima di essere preso.
Pere Martret Moles, di Seu de Urgell, trentacinque anni, dirigente del ramo catalano dell'Azione Cattolica. Era lui il parroco di La Pobla de Segur. Josep Joan Perot Juanmartí, nato in Francia nel 1877 e parroco a Vinyafrescal.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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