Da Juan a Seedorf: quando nel calcio tornano di moda le scuse ai tifosi

Sia il brasiliano della Roma che l'olandese del Milan, autori di due erroracci nelle partite contro Samp e Udinese, sono usciti allo scoperto e hanno ammesso la propria responsabilità rivolgendosi per la prima volta ai rispettivi tifosi

Ha cominciato Juan, con la faccia contrita delle occasioni tristi, ha proseguito Seedorf con l'espressione orgogliosa del vecchio campione. Entrambi hanno inaugurato nel 2011 una bella e positiva tendenza: chiedere scusa ai propri tifosi dopo un errore clamoroso. Nel primo caso il brasiliano, con due "papere" ha dato vita alla rimonta della Samp e alla sconfitta che di fatto ha rallentato la corsa della squadra di Ranieri verso il Milan e la zona Champions.
Stessa frittata da parte di Clarence Seedorf. É stato lui, infatti, a perdere il pallone nei confronti di Inler, tentando un inutile dribbling, e a provocare il contropiede esaltato dall'abilità di Di Natale e dallo stordimento di Bonera, l'1 a 3 che sembrava aver chiuso la sfida di San Siro. L'olandese, consapevole del disastro fatto, ha chiesto scusa e ringraziato anche la curva sud che lo ha sostenuto pur nel momento difficile, diciharando che quell'incoraggiamento è servito per rianimare tutto il Milan.
Mica male, come tendenza del 2011. Non tanto perchè di solito i calciatori, specie i più dotati, consideravano le scuse quasi come una resa dinanzi alla critica e ai giornalisti quanto perchè i tifosi delle rispettive squadre sono diventati i veri interlocutori cui rivolgersi per farsi perdonare degli errori marchiani.


Se ai calciatori si aggiungessero anche gli allenatori- specie quelli che si considerano dei Napoleone in panchina- magari in compagnia dei presidenti che spesso straparlano a fine gara, allora davvero il calcio italiano entrerebbe in una nuova epoca. Ma forse è chiedere troppo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica