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Juve-Inter, è coppa vera E Mancini provoca Capello

«Lui si lamenta sempre...». Nessun nuovo acquisto in squadra: «Certo, perché Inter vecchia fa buon brodo»

nostro inviato

ad Appiano Gentile
Inter vecchia fa buon brodo e se, da parte del gruppo che ha conquistato la coppa Italia in giugno, dovesse arrivare anche la Supercoppa, allora la festa sarebbe davvero completa. Roberto Mancini lo spera, ci crede, vuole fortissimamente la vittoria. Quella che, dopo aver rotto il tabù con la coppa Italia, potrebbe consentire all’Inter di aprire un ciclo. E, per raggiungerla, il Mancio punta sull’Inter di ieri: troppo in ritardo di preparazione Figo e Samuel; Julio Cesar c’è ma le intercettazioni in Brasile gli hanno creato qualche problema di troppo; Solari sta guadagnando in velocità e rapidità e potrebbe essere l’unico dei «nuovi» in campo questa sera al Delle Alpi. C’è anche Pizarro, ma la sua presenza in campo è sempre condizionata da quella di Veron, anche se Mancini vuole far credere che i due possono coesistere.
Spazio allora alla vecchia guardia, con Toldo tra i pali che avrà la grande possibilità di riprendersi la maglia da titolare e unico dubbio a centrocampo tra Ze Maria e Solari. Perché in fase offensiva non ci sono dubbi: Adriano e Martins sono intoccabili. Anche se... «Quelli che mi preoccupano maggiormente sono i nazionali», afferma Mancini, «in particolare Adriano e Martins. Il primo ha giocato 80 minuti ed è rientrato nella notte, lo stesso vale per il nigeriano. Entrambi hanno preso colpi e devono recuperare. Se stanno bene, giocano loro. In caso contrario, vedrò il da farsi ma due punte ci saranno comunque». Spiace infatti a Mancini tenere in panchina un Cruz in grande condizione, così come gli piange il cuore dover mandare in tribuna gente come Samuel e Figo («Il portoghese aveva voglia di venire all’Inter, è un gran bravo ragazzo e può darci qualcosa di più»).
Sui guai della Juve, Mancini glissa: «Non so chi mancherà tra i bianconeri ma anche loro, come noi, hanno un grande organico e possono contare su ricambi più che validi. Se non dovesse giocare Thuram, ecco Kovac che era titolare nel Bayern, non certo un ragazzino. La Juve è più forte dello scorso anno. Vieira è un giocatore straordinario e rappresenta un innesto importante. E poi i bianconeri hanno ritrovato Trezeguet. Quando si affrontano squadre come Milan e Juventus bisogna stare molto attenti in tutto, anche ai minimi particolari. E bisogna sempre dare il massimo. La Supercoppa è un trofeo importante, è una partita secca e può succedere qualsiasi cosa, ma noi andiamo a Torino per vincere. Quando si vince è sempre bello».
E ai lamenti di Capello sul gioco duro Mancini, che in passato quando allenava Fiorentina e Lazio ha avuto aspri contrasti verbali col tecnico di Pieris, risponde quasi infastidito: «Capello esagera in certe sue cose, come sempre». L’ennesima dichiarazione di guerra, la dimostrazione di come la simpatia tra i due proprio appaia inesistente.

«Non sarà una sfida tra me e Capello», conclude Mancini, quasi a voler gettare acqua sul fuoco, «ma solo tra Juve e Inter, due grandi squadre che vogliono conquistare il primo trofeo della stagione».

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