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Juve a vita per Nedved e Thuram

da Milano

Alla Juve la politica dei rinnovi inaugurata dal Milan. Lilian Thuram, il difensore francese, e Pavel Nedved, l’ex Pallone d’oro, hanno ieri raggiunto l’accordo economico e rinnovato il loro contratto fino a giugno del 2008 con il club campione d’Italia. Come si capisce finiranno la loro carriera in bianconero. Non solo ma per il campione ceco, i propositi di precoce abbandono, sono finiti in un cestino e sostituiti dalla fiducia di Giraudo e Moggi, oltre che di Capello. Sembra una pratica qualunque, è invece un segnale di grande vitalità della Juventus che intende ritagliarsi un profilo da protagonista sul mercato.
Con Thuram e Nedved in bianconero per altri tre anni a prezzi concorrenziali (gli stipendi si aggirano intorno ai 3 e 3,5 milioni di euro netti a stagione), la Juve non abbandona la pista Cassano che resta uno degli obiettivi dichiarati, oltre a Mancini. L’ultima proveniente da Torino parla di una offerta di Chiellini più 12 milioni di euro: è una buona pista. A Roma, nelle stesse ore, vertice tra la famiglia Sensi e il procuratore di Cassano Giuseppe Bozzo. Tre ore per non arrivare a capo di niente: la proposta presentata, 2,8 milioni di euro all’anno per altri tre anni, non è migliorativa dell’attuale. Segno che la Roma vuole cederlo a ogni costo, nonostante le dichiarazioni di Pradè, «chiacchierata positiva».
Aggiornamenti inglesi sul fronte Milan. Da Londra, il Chelsea continua a ripetere che intende tenersi Crespo, mentre l’argentino continua a ripetere al manager del Chelsea che non intende muoversi da Milanello. Il braccio di ferro prosegue ma l’epilogo è scontato: la spunterà Crespo, Mourinho non vuole grane dentro lo spogliatoio. Capitolo Inter: da oggi Emre è del Newcastle, ceduto per una cifra che si aggira sui 7 milioni di euro, sarà utilizzata per chiudere la pratica Solari, cui seguirà Samuel. Van der Meyde è sul mercato: estimatori Roma (per Mancini) e Benfica. A Genova si è presentato Francesco Guidolin ed ha parlato a cuore aperto. «Ho lasciato io Zamparini e il Palermo perché ero sicuro che a settembre saremmo finiti in rotta di collisione» la sua confessione. Sul Genoa una sola sicurezza: «Mi dicono che non ci saranno problemi con la giustizia».

Ma Preziosi nel frattempo osserva: «L’inchiesta danneggia il nostro mercato».

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