L’offensiva in Afghanistan ha avuto inizio nel 2001, e vede impegnate sul campo due distinte missioni:
Enduring Freedom (Oef) a guida Usa e l’International security assistance force (Isaf) a guida Nato. A occuparsi della strategia d’insieme è il comandante Isaf e Oef,
il generale Usa Stanley McChrystal.
Ecco le forze messe in campo dall'Isaf: è il quadro della missione al 15 giugno, fornito dall’Alleanza
Atlantica.
Militari Sul campo, in rappresentanza di 42 nazioni, ci sono oltre 61 mila soldati. Il terreno
controllato è pari a 650 mila chilometri quadrati. La missione si divide in cinque comandi regionali e si
articola in 26 Team di ricostruzione provinciale (Prt).
Comandi regionali Il comando di Kabul, 5.775 soldati in campo, è gestito dalla Francia.
Quello del sud (Kandahar), schierati quasi 28 mila uomini, è gestito a rotazione da canadesi, olandesi e
britannici. Il comando occidentale (Herat) è affidato al comando italiano, circa 3 mila i soldati impegnati
nell’area. Il comando nord (Mazar-i-Sharif) è gestito dai soldati tedeschi, con uno schieramento di circa 5
mila truppe. Il comando est (Bagram), 19.645 soldati sul campo, è affidato agli Usa.
I contingenti nazionali Gli Stati Uniti, con quasi 29 mila uomini a cui vanno
aggiunti altri 9 mila uomini della missione Enduring Freedom, sono di gran lunga il Paese con più soldati
schierati. Il presidente Barack Obama ha annunciato il dispiegamento di altri 21 mila uomini entro l’anno,
che porterebbe il totale a 59 mila soldati Usa. Seguono la Gran Bretagna (circa 8.
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