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Kakà, l’assalto Real sbatte contro un muro

Offerti 85 milioni. Galliani: «Sapevamo dell’incontro con i dirigenti spagnoli, non venderemo il giocatore». Ma il padre del fuoriclasse brasiliano soffia sul fuoco

Il Milan sapeva dell’incontro fra l’ingegnere Bosco Leite, padre di Kakà, e i dirigenti del Real Madrid. Lo sapeva perché a cose fatte, e cioè a incontro avvenuto, Gaetano Paolillo, consulente di famiglia Kakà, lo ha avvisato del colloquio con Predrag Mijatovic e Franco Baldini. Una sorta di scrupolo per evitare che il Milan sapesse dalla stampa che Ramon Calderon aveva tentato l’ennesimo assalto al brasiliano inviando i suoi ufficiali a Varese, direttamente a casa Kakà.
Adriano Galliani ha affidato al sito del Milan la posizione della società: «Confermiamo che non cederemo Kakà - si legge -, ma di questo incontro sappiamo tutto perchè siamo stati prontamente informati dal papà di Kakà e da Gaetano Paolillo». Davanti all’enormità dell’offerta, 85 milioni di euro di cui 75 al Milan e 10 a Kakà, Galliani ha ricordato la minore pressione fiscale a cui sono sottoposti i giocatori spagnoli: «Queste offerte sono figlie della diversa fiscalità fra Italia e Spagna che dà vantaggi ai club spagnoli rispetto a quelli italiani. Nell’offerta di ingaggio ad un giocatore, con la stessa somma lorda proposta da una società italiana e da una società spagnola, nel nostro paese al giocatore va il 50 per cento della cifra, in Spagna invece il suo guadagno è del 75 per cento».
In sostanza a identica offerta di ingaggio, in Spagna un calciatore guadagna di più rispetto all’Italia, argomento per ora trattato con la sordina ma che penalizza non poco e prima o poi finirà con lo sfociare in una vibrante richiesta di ridisegnare gli oneri fiscali del nostro calcio.
Resta l’insistenza madridista su Kakà. Il calciatore non si è mai sbilanciato sull’argomento, questo è importante rilevarlo, il padre e Paolillo ogni giorno spingono il brasiliano in Spagna e non è facile voltare le spalle ai genitori. La cifra offerta è la più alta mai segnalata, ci si costruiscono due squadre per fare un buon campionato in serie A. Ma Calderon ha vinto le elezioni a Madrid promettendo Kakà e deve almeno far credere che ci prova. Dietro di sè ha una stampa allineata che lo spinge all’assalto, specie ora che sta riportando a casa il titolo di campione di Spagna: «Prima o poi - dichiara quotidianamente Calderon -, Kakà arriverà a Madrid».
Il Milan mette in gioco il suo blasone, campione d’Europa e primo nell’attuale ranking Uefa davanti a Barcellona, Liverpool e Inter, a seguire si trova il Real. Ma le notizie che arrivano dalla Spagna devono essere spesso ben codificate, quella dello scambio di Adriano con Eto’o con Luis Suarez mediatore, ad esempio, è stata smentita dallo stesso ex Pallone d’oro: «Non ho mai parlato con nessuno di Eto’o - ha dichiarato Suarez a Radio Radio -, anche se per l’Inter sarebbe un grande acquisto». E se l’altro mediatore è Figo, tutti ricordiamo il famoso lancio della testa di maiale al Nou Camp.

Con questi due ambasciatori, Eto’o dall’Inter si allontana.

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