Kashmir, guerriglieri con ostaggi in hotel Blitz della polizia, uccisi i terroristi

New Delhi - Torna ad infiammarsi il Kashmir ai due lati del confine. In mattinata un attentatore suicida, facendosi esplodere, ha provocato la morte di quattro soldati pachistani nei pressi di Rawalakot, in Pakistan, sulla linea di frontiera con l'India. Poche ore dopo, terroristi hanno assaltato un posto di blocco della polizia uccidendo due agenti ed asserragliandosi poi in un albergo, nel quale sono ancora nascosti, a Srinagar, capitale estiva del Kashmir indiano.

Quest'attacco è stato rivendicato dall'organizzazione filo-pachistana Jamait-e-Mujahiddin, che ha inviato via fax un comunicato stampa agli uffici locali di un'agenzia di stampa indiana. "L'attacco - si legge nel comunicato - è la risposta alla propaganda indiana secondo la quale i conflitti armati si sono indeboliti in Kashmir".

I militanti si sono asserragliati nell'hotel che si trova nel centro della città di Srinagar. Esplosioni di granate e colpi di arma da fuoco si continuano a sentire ogni tanto, creando panico tra la popolazione. La polizia ha fatto evacuare oltre cento persone presenti che erano rimaste intrappolate nei negozi e negli edifici circostanti. Sette persone sono state trasportate negli ospedali della zona. Una, raggiunta da colpi di arma da fuoco, è in condizioni critiche. Al momento la polizia non è del tutto sicura che nessun civile sia ancora intrappolato o tenuto in ostaggio nell'hotel dove i terroristi sono ancora asserragliati, per questo rinvia la decisione di una irruzione. I militanti stanno infatti usando l'hotel come la propria roccaforte, lanciando colpi di arma da fuoco ad intervalli intermittenti contro le forze di sicurezza.

Sono passati due anni dall'ultimo attacco avvenuto nel Kashmir indiano: l'ultimo attacco prima di quello odierno risale all'ottobre del 2007 quando due terroristi e tre agenti rimasero uccisi a Srinagar in uno scontro nell'area di Dal Lake. Proprio stamattina la stampa indiana riferiva la volontà del consigliere alla sicurezza nazionale indiana, M K Narayanan, di ridurre ulteriormente il numero dei militari nel Kashmir, dopo consistenti riduzioni già avvenute negli anni scorsi.

Nel Kashmir pachistano, invece, un attentatore suicida, facendosi esplodere ha provocato la morte di quattro soldati pachistani nei pressi di Rawalakot, sulla linea di frontiera con l'India. L'attentato è avvenuto il giorno successivo alla visita nella zona del presidente Asif Ali Zardari. Il terrorista ha fatto esplodere il suo ordigno all'esterno di una caserma nella zona di Tarar Khal, nella parte sud orientale di Muzaffarabad, la capitale del Kashmir pachistano.

"Si è trattato di un attacco suicida - ha detto l'ufficiale di polizia Irfan Masaood Kishvi - l'obiettivo era la caserma dell'esercito". Oltre le quattro vittime, secondo quanto affermato dalla polizia locale, ci sarebbero anche una dozzina di feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Nessuno ha rivendicato l'attentato ma si punta il dito contro i talebani. Convinzione anche del leader del Kashmir pachistano, Raja Farooq Haider, che ha condannato l'attacco a Tarar Khal, accusando gli estremisti talebani. I militanti sostengono di portare avanti una campagna contro l'offensiva dell'esercito e per opporsi all'alleanza del Pakistan con gli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo e contro i talebani nel vicino Afghanistan. Alla vigilia di Capodanno, in uno dei peggiori attacchi degli ultimi anni, 101 persone hanno perso la vita durante una partita di pallavolo.

Blitz della polizia, uccisi i terroristi Dopo circa 22 ore è finito l'assedio all'Hotel Punjab di Srinagar nel Kashmir indiano. Lo dice la televisione indiana.

I due terroristi sono stati uccisi dagli agenti che hanno fatto irruzione nell'albergo. Non è stato definito il numero delle vittime: alcune fonti parlano di due militari morti oltre ai terroristi e al civile, altri invece parlano di un solo militare ucciso.