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Katrina, pagati e mai visti i piani di soccorso per la Louisiana

Oltre 700mila dollari a un’agenzia per preparare le operazioni di sgombero dopo che un rapporto dello scorso anno aveva previsto l’emergenza uragano

Mariuccia Chiantaretto

da Wasgingtono

Gli esperti avevano dato l'allarme un anno fa. Se un uragano di forza 3, 4 o 5 avesse colpito New Orleans e la foce del Mississippi, vi sarebbero stati un milione di persone da sgomberare e 350mila bloccate dall'acqua. Queste previsioni erano contenute in un rapporto del 2004 presentato alla «Fema», l'Agenzia federale per le emergenze. Dopo il siluramento del direttore della «Fema», Michael Brown, richiamato a Washington dalla zona alluvionata, le polemiche non si placano. Il rapporto è stato reso noto dal partito democratico di opposizione. Ora vi è un documento ufficiale che contraddice le prime dichiarazioni del presidente Bush, secondo cui nessuno avrebbe potuto prevedere il disastro.
Le autorità federali, svela il rapporto, avevano fin dal 2004 una visione chiara sui danni che avrebbe provocato un eventuale uragano. I dirigenti della «Fema» sapevano che lo Stato della Louisiana non era in grado di fare fronte alla situazione e il governo federale avrebbe dovuto intervenire. Nonostante ciò, si erano limitati ad affidare a una dittà specializzata di Baton Rouge, la «Innovative Emergency Management», la preparazione di un piano per affrontare l'eventuale cataclisma.
Il rapporto, che suona come una profezia che si è avverata, parla anche della necessità di settimane di lavoro per prosciugare New Orleans. La città, costruita sotto il livello del mare, è da sempre tenuta asciutta da 119 pompe e gli esperti avevano previsto che l'eventuale uragano le avrebbe messe fuori uso. Katrina ne ha distrutte 114.
In questi giorni, i soccorsi stanno incontrando tutte le difficoltà previste dal rapporto: «L'area di New Orleans sarà senza elettricità, cibo, acqua potabile, medicine e trasporti per un lungo periodo e le operazioni di soccorso saranno difficilissime perché molte aree saranno raggiungibili solo in elicottero».
In seguito alla pubblicazione del rapporto due rappresentanti della Commissione sulla riforma del governo, il repubblicano Tom Davis ed il democratico Henry Waxman, hanno mandato al ministro per la Sicurezza interna Micheal Chertoff (da cui dipende la «Fema») una lettera per chiedere spiegazioni sui servizi resi dalla «Innovative Emergency Management», cui l'agenzia federale aveva in pratica appaltato il piano per i soccorsi. L'impresa aveva ottenuto due contratti, uno da 518.214, l' altro da 200mila dollari. Entro il 30 di questo mese avrebbe dovuto fornire nei dettagli il piano, del quale però non risulta esserci alcuna traccia. Sul suo sito on line il 3 giugno 2004 aveva scritto: «Guideremo la preparazione di un piano per il Sud-Est della Louisiana e New Orleans». Nei giorni del dopo Katrina l’annuncio è stato tolto.
Sabato il numero dei cadaveri recuperati in Louisiana, Mississippi e Alabama è salito a 300.

Il ministero per la Sicurezza interna ha annunciato che dai primi dati si ha motivo di sperare che il totale sarà molto inferiore alle catastrofica previsione di 10mila, annunciata in un primo momento.

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