La kermesse L’ex festa missina che Gianfranco disertò nel 2008

«Qui a Mirabello si svolge la festa del sentimento nazionale, della finalmente recuperata voglia di tornare a sentirsi fieri di essere italiani; qui sventola il tricolore grazie ai militanti del Movimento sociale». Così Giorgio Almirante si congedò l’ultimo giorno della quinta edizione della Festa Tricolore di Mirabello. Era il 1985 e la kermesse missina, seppur agli esordi, non era ancora riuscita a guadagnare, nella geografia politica di fine estate, il suo posto al sole. Neppure nell’88, anno della consacrazione di Gianfranco Fini e della scomparsa in due giorni dei fondatori Msi Almirante e Pino Romualdi. Eppure oggi Mirabello, paesino da 3.500 anime nelle pianure del Ferrarese, è l’epicentro della politica nazionale, il meridiano di riferimento per le tensioni interne alla maggioranza. È qui che i fianiani di Futuro e libertà per l’Italia si riuniscono per la prima volta (sono stati chiamati a raccolta tutti gli iscritti di Generazione Italia), è qui che Fini domenica prossima tornerà a parlare in pubblico, davanti alle telecamere, è qui che si giocano i destini della neonata formazione politica di centrodestra.

E pensare che fino a quest’estate della Festa del tricolore ben pochi si curavano. Tanto che lo stesso Fini, nell’agosto del 2008, neo eletto presidente della Camera disertò l’evento che avrebbe celebrato il neonato Pdl. Chissà, forse già allora il nuovo partito non gli andava giù.

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