Cosa vede nel futuro? «Zero fidanzate», un lavoro, «lidraulico» e giocare giocare giocare. A che cosa? Ma a Beyblade, che domande. Kevin (nel tondo accanto) ha 10 anni, frequenta la quinta elementare, è goloso di gelato e ha una passione assoluta: giocare alle trottole. Lo fa da quando aveva tre anni, ha un fratello che ha scritto un libro sul mondo delle nuove trottole e un papà che fa larbitro nelle competizioni tra bladers. Perché stupirsi se lui ha sbaragliato gli avversari campionato regionale diventando il numero uno della Lombardia. «Non erano tanto forti, gli altri - racconta Kevin Cervi con la sua vocina squillante -. Solo uno era davvero un tipo in gamba. Ma sai che cè? Gli altri... gli altri ragazzi, intendo, si agitano un sacco quando tirano. Io sono un tipo tranquillo. Se riesco a stare tranquillo vinco, sai che ti dico? Sono sicuro che ce la posso fare». E bravo Kevin Cervi «cresciuto a pane e beyblade» come dice papà Walter. Il prossimo 25 febbraio sarà il rappresentante della Lombardia ai campionati nazionali che si terranno a Roma. Diciotto le regioni che si sfideranno, altrettanti i ragazzini tra gli 8 e i 14 anni. Chi vince va a Toronto, in Canada, per il campionato mondiale il 25 marzo.
Prima volta, di tutto. Campionato mondiale, nazionale e quantaltro. Prima volta che le trottole con i loro duemila di anni di giri sulle spalle, diventano addirittura uno «sport dilettantistico» riconosciuto dal Coni. Oltre tre milioni di pezzi venduti, migliaia di partecipanti ai tornei, mentre on line si accavallano siti e pagine facebook dove bladers anche con i capelli bianchi (ce ne sono anche ultraquarantenni) danno consigli, svelano segreti, trucchi ed escamotage alle giovani leve di appena sei anni.
Kevin, il campione nostrano gioca in casa. Il fratello, Andrea, 20 anni ha addirittura scritto un libro dal titolo «3, 2, 1... pronti? lancio!» (AeA edizioni) in cui racconta le regole di questo giovane gioco. Il papà si è appassionato quando il figlio più grande aveva appena 8 anni e da allora anche lui ne ha fatta di strada e di esperienza. Così è diventato arbitro. Negli incontri stabilisce vinti e vincitori, redime i furbetti, sovrintende a che i bladers facciano il loro (corretto) gioco. Già, perché giocare a Beyblade non è così semplice come sembra. A vederle quelle specie di palline colorate e costose (circa 15 euro luna) paiono tutte uguali. Che sarà mai tirare e farle girare proprio come le trottola di una volta finché una non si ferma e laltra continua il suo rifrullo vincente? Beh, non è così. Si scopre intanto che le trottoline non sono tutte uguali. Cè quella «dattacco», di «difesa» e di «resistenza o durata» che dir si voglia. In una sorta di moderma morra giapponese è come se fosse un rielaborazione del «carta, forbici e sasso»: quella dattacco batte quella di durata che vince quella di difesa che straccia quella di attacco. Il trucco? Capire cosa sta per gettare nellarena lavversario mentre larbitro pronuncia il «3, 2, 1, lancio». Tra la «L» e la «O» il regolamento vuole che i concorrenti tirino le loro trottole. Prima, appena qualche secondo prima, guardandosi negli occhi proprio come due combattenti bisogna comporre il proprio bayblade, cercando di prevedere la mossa dellavversario.
Lo chiamano «modellismo dinamico» e nei tornei tra i ragazzini più grandi, cioè i senior oltre i 14 anni, diventa una vera sfida allultima strategia. «Si presentano davanti allarbitro nascondendo dietro la schiena un porta-beyblade e solo quando larbitro dice Ok preparatevi agganciano i cinque diversi elementi componendo così una trottola dattacco o di difesa o di resistenza», racconta il papà di Kevin, nome da bladers BikeOne1 perché è un appassionato di bicicletta.
Ci sono quei 10-15 secondi di suspence che possano essere determinanti per la partita. Eppoi, non è finita qui. Ci sono quattro tipi diversi di lancio per tentare di mandare fuori campo lavversario. Quasi una scienza in cui si mescola fisica e strategia che mette sul podio chi rimane in piedi al meglio delle cinque partite.
Per vincere il giovane Kevin si allena ogni giorno. E mica sono solo giochi. Quando torna da scuola almeno venti minuti se ne vanno tra pesi e flessioni per rinforzare la muscolatura delle braccia. Poi almeno 45 minuti di allenamento a fare girare le trottole nellarena. Babbo Natale gli ha portato tre beyblade, pezzi unici dal Giappone, roba che costa anche 80 euro. E un avvertimento: il tempo per studiare non deve comunque mai mancare. Altrimenti, addio Beyblade.
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