«Kit antidroga inutile se non si educano i figli»

Il governatore lombardo: «La cittadella sarà pronta entro il 2008»

Non solo kit antidroga ma anche progetti creativi per appassionare i giovani alla vita. Con questo scopo nasce l’Officina dei giovani. Là dove fino a poco tempo fa c’era un’area dismessa dove cercavano riparo gli extracomunitari senza casa, presto nascerà la nuova cittadella degli adolescenti.
«Se le famiglie o la scuola si illudono che basti il kit per aver fatto il loro dovere, saremmo di fronte a un fallimento», sostiene il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, invitando a fare un passo in avanti rispetto al corredo antidroga che il Comune di Milano farà avere a casa alle famiglie. «I genitori e la scuola - osserva Formigoni - sono chiamati a un salto di responsabilità educativa. Senza questo ogni strumento materiale serve a poco».
Da qui l’idea dell’Officina dei giovani, nata dall’associazione «Amico Charly», fondata in ricordo di Charly Colombo, un adolescente di 16 anni che qualche anno fa si tolse la vita.
L’area delle ex officine Guerzoni, vicino a viale Jenner, ospiterà campi da calcio, da tennis, bar, laboratori, aule didattiche.
Tutto ciò che serve insomma ai ragazzi per fare sport, stare assieme, coltivare le proprie passioni, confrontarsi.
Si farà musica, si potrà dipingere, ci sarà spazio per sbizzarrirsi con i graffiti sui muri, si imparerà a utilizzare il computer. I professori aiuteranno i ragazzi a recuperare le materie in cui zoppicano con corsi pomeridiani.
E uno staff di esperti darà ascolto ai giovani che vogliono raccontare i propri problemi e confidare i loro disagi. Entro la fine del 2008 sarà tutto pronto.
«L’officina dei giovani - spiega la presidente Mariagrazia Zanaboni - guarda ai molteplici bisogni dell’universo giovanile. Vogliamo creare un vero e proprio laboratorio di idee e di stimoli per i ragazzi, che sia punto di ritrovo anche per i genitori. Ricordiamoci sempre che i giovani più sono trasgressivi più ci mandano una richiesta di auto».
Nelle ex officine aprirà anche il primo osservatorio sulle dinamiche adolescenziali e saranno avviati progetti di prevenzione del suicidio giovanile, che costituisce la seconda causa di morte in Italia tra i ragazzi.
L’intervento di recupero dell’area prevede un investimento di circa tre milioni di euro, di cui un milione raccolto dall’Amico Charly, onlus che si è aggiudicata il bando promosso nel 2005 dall’assessorato Sport e Giovani del Comune di Milano.
Secondo l’assessore milanese alle Politiche Sociali, Mariolina Moioli il progetto dell’Officina dei giovani acquista ancora più significato «alla luce degli ultimi episodi accaduti nella scuola di Paderno Dugnano» proprio perché focalizzato «sui ragazzi e sulla loro voglia di vivere».


I cantieri sono già aperti: finora si è provveduto a rimuovere i calcinacci e i detriti presenti negli ex capannoni.
Ora si passa alla fase clou per rimettere a nuovo i quasi 12mila metri quadrati di superficie.

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