Klitschko messo ko da un banchiere

da Kiev

Gli dispiace «più di quando persi contro Lennox Lewis nel Mondiale dei massimi». Vitali Klitschko non ce l'ha fatta a diventare sindaco di Kiev, carica per la quale si era candidato dopo aver lasciato il pugilato a 34 anni e da campione del mondo Wbc. Complice qualche problema fisico di troppo, l'ucraino residente prima in Germania e poi negli States, laureato come il fratello minore Wladimir (pugile anche lui, oro olimpico nei supermassimi ad Atlanta), aveva deciso di dedicarsi a tempo pieno alla politica, che non gli avrebbe assicurato gli stessi guadagni realizzati sul ring ma gli avrebbe permesso di «essere un leader e diventare un uomo migliore». Ma Klitschko non ce l'ha fatta, battuto dal banchiere Leonid Chernovetskiy, un outsider che nei sondaggi della vigilia veniva dato otto punti dietro all'ex campione del mondo dei massimi. Secondo i risultati preliminari diffusi dalla commissione elettorale municipale, su 200 dei 1.024 seggi della capitale scrutinati l'ex pugile era al terzo posto, con il 23,6% dei voti. In testa, con il 31,08, Chernovetskiy, già deputato e soprattutto presidente di una delle maggiori banche private ucraine, Pravex. Al secondo posto il sindaco uscente Oleksandr Omelchenko, considerato l'avversario più pericoloso, «sì, anche più di Lewis quando combattevo» per Klitschko. I risultati successivi hanno poi consolidato il successo del banchiere, che ha commentato spiegando che la sua vittoria «è un grande regalo per l'Ucraina, perché io non voglio nulla per me», ha dichiarato il banchiere.
Quanto a Klistchko, avuta la certezza della sconfitta ha detto che «è importante imparare a vincere, ma anche saper perdere». Durante la «Rivoluzione arancione» di fine 2004, che portò al potere il filo-occidentale Yushcenko, il campione dei massimi disputò un paio di match indossando calzoncini del colore politico in cui si identificava, «perché ho sempre voluto fare qualcosa per l'Ucraina». Adesso spera di consolarsi ottenendo un seggio come deputato in Parlamento.

Nel frattempo a combattere per il titolo mondiale, ma da sfidante, sarà il fratello Wladimir, 30 anni, che affronterà l'americano Chris Byrd, da lui già battuto sei anni fa. «Ma il compito più difficile - ha detto Wladimir - l'ha scelto mio fratello salendo sul ring della politica. Lì sì che si fanno scontri veri».

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