Linate è salva e tutto sommato anche il rilancio di Malpensa va nella direzione giusta. Così la vede il sindaco di Milano Letizia Moratti, soddisfatta per il lavoro del governo. «Si sta lavorando per aumentare le frequenze - sostiene - e aprire nuovi accordi bilaterali. Ci sono alcuni segnali importanti e positivi con molti paesi, come gli Emirati e la Corea». Non è dello stesso parere il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che per lo scalo varesino aveva immaginato un futuro ben diverso. E di sicuro meno risicato. Non usa mezzi termini il governatore lombardo per manifestare i propri pruriti nei confronti del lavoro della nuova Alitalia: «Quello su Malpensa - sostiene - è un servizietto di cui non sono molto soddisfatto». Che vuol dire: ormai Linate non la tocca più nessuno, ci saranno i collegamenti nazionali ed europei e si farà pure la metropolitana. Invece la povera Malpensa continua ad essere bistrattata: «Una grande regione - va di affondo Formigoni - ha bisogno di unaccessibilità intercontinentale e su Malpensa ancora non ci siamo». Occorre ben altro per fare dello scalo della brughiera un hub, un aeroporto che sia allaltezza di Expo.
A considerare Malpensa un punto cruciale delleconomia e degli affari lombardi è anche il presidente dellUnione del commercio Carlo Sangalli che, nel suo intervento allassemblea generale dellorganizzazione, sostiene: «Fra le cause della crisi non possiamo non citare la riduzione dei voli Alitalia su Malpensa». Una riduzione di oltre l83 per cento che ha dato un colpo di mannaia sugli arrivi internazionali ed intercontinentali. E dunque, precisa Sangalli, sullindotto del commercio. Sì, perché stando ai dati «i negozi mono e multimarca delle vie commerciali milanesi hanno avuto come conseguenza diretta un calo del 6 per cento degli acquisti degli stranieri negli ultimi otto mesi. Si è registrato inoltre un calo del 30 per cento dei clienti degli alberghi nei primi mesi del 2009». Cifre sconfortanti che incitano a non mollare: «Ci siamo battuti e ci batteremo con decisione - insorge Sangalli - perché Malpensa rimetta le ali che le spettano.
Laffondo di Formigoni: «Il servizio su Malpensa è insoddisfacente»
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