L’agente Cia smascherata dal figlio

A un certo punto è stato coinvolto anche Bob Woodward. Il giornalista del Watergate. Perché la spy-story del 2005 doveva essere un altro caso che incastrava la Casa Bianca. C’era di tutto: un informatore segreto all’interno dell’amministrazione americana, il New York Times, Time magazine, la guerra in Irak, le armi di distruzione di massa. Uno scandalo di quelli tosti, da film. Doveva essere thriller e invece alla fine è stato grottesco. La storia è questa: nel 2001 la Cia riceve un rapporto di un servizio di intelligence straniero su un accordo da parte di Saddam Hussein per l'acquisto in Niger di parecchie tonnellate di uranio yellowcake. Dopo un secondo rapporto del 2002, il vicepresidente Usa Dick Cheney chiede alla Cia di indagare. All’ex ambasciatore Joseph Wilson, diplomatico di carriera, viene chiesto di andare in Niger. È la Cia che individua Wilson come la persona giusta per capire la verità. Il funzionario che ha preso la decisione deve rimanere segreto. Non succede. Il 14 luglio del 2003 sulla pagina degli editoriali del New York Times, il columnist Robert Novak identifica per la prima volta Valery Plame come agente della Cia nel settore delle armi di distruzione di massa citando come fonti «due alti funzionari dell'amministrazione». L'articolo fa scattare il Cia-gate. La Plame è il funzionario che ha chiesto a Joe Wilson di indagare. La Plame è anche la moglie di Wilson. Il reato che l’inchiesta deve accertare è la rivelazione di un segreto. Bisogna capire chi ha dato a Novak (e ad altri giornalisti) il nome della Plame. Il caso viene affidato al procuratore di Chicago Patrick Fitzgerald. Viene incriminato il braccio destro del vicepresidente Cheney, Lewis Scooter Libby. Poi viene allo scoperto Bob Woodward e dice che una fonte dell’Amministrazione gli aveva parlato della Plame, prima che fosse pubblicato l’articolo di Novak. La talpa allora non può essere Libby. E quindi non c’è ancora. E se c’è non è dove qualcuno avrebbe voluto che fosse: alla Casa Bianca.
Tutto finito, pare: la Plame va anche in pensione, dopo vent’anni di servizio.

E subito dopo decide di andare in vacanza con la famiglia. Lei, il marito e i due figli gemelli. Sono all’aeroporto di Houston, prima di montare su un aereo. Un signore avvicina uno dei bimbi e il piccolo parla dei genitori: «Mia mamma è una spia, mio papà è un uomo famoso».

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