Rintracciato e denunciato per aver preso a pugni una ragazza perché lesbica, Andrea C. ha ammesso laggressione ma smentito ogni movente omofobo. «Solo una serie di screzi tra un tavolo allaltro». Mentre la ragazza, Valentina M., insiste: «Picchiata per i gesti di tenerezza nei confronti della mia fidanzata».
Versioni contrastanti dunque e per questo la Digos sta cercando di identificare e sentire tutti i presenti mercoledì sera al ristorante giapponese Sushi Hama di via Raffaello Sanzio 4. Ai suoi tavoli due comitive: Valentina, 29 anni, con la ragazza e unamica, Patrizia Lai da una parte, Andrea C., 35 anni, con la compagna e altre due donne, dallaltra. Tra i due tavoli scocca qualche scintilla, sguardi, battute, fino a quando luomo si alza, affronta la giovane gay e al termine di uno scambio di insulti la colpisce al volto. Poi se ne va con le amiche, mentre la ragazza finisce al San Giuseppe sanguinante e con una frattura al setto nasale.
La vicenda viene denunciata da Patrizia su Facebook, che ne indica le cause: lomofobia delluomo, un «testa rasata» grande e grosso, pieno di tatuaggi, infastidito dallatteggiamento della due «fidanzate». Versione confermata da Valentina, caporedattrice di una testata telematica universitaria: «Tra un insulto e laltro ha gridato Visto che vuoi fare luomo di picchio come un uomo».
La Digos ha individuato ieri luomo, un commerciante e ieri mattina si sono presentati al suo negozio. Luomo ha il cranio pelato, ma per unincipiente calvizia. Non risulta far parte di gruppi di estrema destra e i suoi tatuaggi, non hanno riferimenti «di area». Incensurato, nel suo passato ha solo una denuncia per un litigio per motivi di viabilità, per altro non trasceso in scontro fisico.
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