Se il Comune tentenna sulla vendita di Serravalle, cè chi lha ereditata da una giunta di centrosinistra (quella di Filippo Penati) e ancora deve farne i conti a due anni passati dallelezione. Il presidente della Provincia Guido Podestà sostiene che «quel 15% della società non era proprio da acquisire, oggi la situazione sarebbe sicuramente diversa». E la situazione, appunto, è quella che per far quadrare il bilancio, nella variazione in aula giovedì sarà proposto un aumento dellaliquota sullRc Auto. Decisione presa ieri pomeriggio dalla giunta. Scatterà a partire da ottobre, per unauto di media cilindrata si parla di una stangata calcolabile in media in 12-15 euro in più allanno (un ritocco dal 12,5 al 16%). In questo modo la Provincia incasserà per gli ultimi tre mesi dellanno 8 milioni di euro, nel 2012 saranno 32 milioni e Podestà spiega che «il sacrificio di lieve entità che chiediamo ai cittadini ci permetterà di realizzare nuovi asili nido, interventi per disabili e asfaltature delle strade». Ma non sono bastate operazioni come la dismissione di palazzi di proprietà dellente o il piano di tagli nella macchina amministrativa: «Non abbiamo nemmeno bisogno di ripercorrere le tappe del bilanci in rosso che abbiamo ereditato da Penati» fa presente con lassessore al Bilancio Luca Squeri.
E problemi di fondi ha Palazzo Marino per completare il piano che porterebbe a quota duecento le colonnine del bike sharing. La cosiddetta «fase 2» del servizio: per ora i fondi bastano per realizzarne 50, per le altre 50 Atm e Comune devono trovare 2,5 milioni di euro e lincontro ieri tra il presidente Elio Catania e lassessore alla Mobilità Piefrancesco Maran guarda soprattutto al recupero degli sponsor. Maran ha chiesto anche unaccelerazione sulle linee di bus notturne, almeno 6-8 linee a partire da settembre. Tra queste ci saranno le sostitutive delle tre linee del metrò.
Ecopass allargato e più caro è uno dei 5 referendum che i cittadini hanno votato due settimane fa. Ieri uno dei promotori, il radicale Marco Cappato, ha presentato in consiglio comunale un ordine del giorno per impegnare laula di pronunciarsi favorevolmente e il sindaco a «porre in essere ogni azione» perchè realizzare quanto indicano i quesiti. I consiglieri di Pdl, Lega, lista civica «Milano al centro» e Letizia Moratti sono usciti per protesta dallaula, solo Manfredi Palmeri esponente del terzo polo è rimasto seduto. «Come si fa a compattare in due righe e in un ordine del giorno il tema del raddoppio degli alberi in città, il futuro di Ecopass, la riapertura dei Navigli - protesta il leghista Alessandro Morelli -? Forse è questa la democrazia partecipata di cui parla Pisapia?».
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