L’allarme Buche nelle strade, Palazzo Marino ne «rattoppa» 400 al giorno

BILANCIO Spesi quattro milioni da dicembre a oggi. Per il 2009 stanziati dodici milioni di euro

Risultato: crepe nell’asfalto dalla zona uno alle nove, motociclisti a terra, auto e bici danneggiate. E un boom di chiamate al centralino dei vigili, «circa 400 in una settimana - riferisce l’assessore - ma siamo intervenuti tempestivamente dove ci hanno segnalato i problemi, più in tutte quelle vie dove hanno eseguito i rilievi i nostri tecnici». Operazioni che costano, «circa 3-4 milioni di euro solo da dicembre a oggi - fa i conti Simini - ma già da qualche anno abbiamo raddoppiato gli investimenti per la manutenzione delle strade, per il 2009 abbiamo stanziato circa dodici milioni».
Eppure: l’opposizione è critica e il consigliere del Pd Marco Cormio ha chiesto ieri di convocare una seduta urgente della Commissione Lavori pubblici per discutere dell’emergenza sulle strade. «Negli ultimi mesi sono aumentate a dismisura e in modo preoccupante le segnalazioni dei cittadini sulla precaria condizione dell’asfalto in numerose vie e piazze». Fa presente che dal 1997 al 2001 sono stati spesi oltre 213 miliardi delle vecchie lire per la manutenzione stradale, «possibile che gli effetti siano già svaniti? Con importi fino ai 93 miliardi spesi solo nel ’98, 45 l’anno dopo. Vorremmo sapere qual è la situazione attuale, gli interventi di manutenzione effettuati con i finanziamenti del 2007 e 2008 e quelli previsti per l’anno in corso». Gli automobilisti che rischiano di lasciare qualche pezzo per strada o peggio finire all’ospedale, ovviamente, protestano. Simini puntualizza invece che i problemi degli ultimi mesi «non hanno nulla a che vedere con la qualità del materiale». Intanto, fa presente che la mappa di Milano è disegnata da duemila chilometri di strade e quasi seimila di marciapiedi.

Con le condizioni meteo di quest’inverno, assicura l’assessore, «non si poteva fare di più , cinque squadre del Comune e del Nuir (il Nucleo di pronto intervento) lavorano ininterrottamente». Ai milanesi, vista la situazione d’emergenza, chiede «di andare più piano e prestare più attenzione del solito».

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