Donatella Palmieri
«Troppi coltelli girano in città, siamo allarmati per la sicurezza degli agenti della polizia municipale». La denuncia arriva da Marco Milani, responsabile romano dellAnaspol, il sindacato che riunisce agenti e sottufficiali delle Polizie Locali. «I casi tragici di Focene, dellEur e dellEsquilino - aggiunge Milani - dove per banali motivi nella lite esce fuori il coltello che ferisce o purtroppo uccide, ci preoccupano fortemente, visto che i vigili romani sono disarmati e impotenti di poter salvaguardare sia la sicurezza propria sia quella dei cittadini che eventualmente chiedessero aiuto».
«In questi ultimi due o tre anni - prosegue Milani - vi sono state diverse avvisaglie: un vigile del III Gruppo ha rischiato di essere sgozzato solo perché si è avvicinato troppo a un uomo che tirava sassi contro una banda musicale e un altro del XX è stato accoltellato a una gamba allo stadio: entrambi se la sono cavata con molti punti di sutura, ma sarebbe ora che la giunta Veltroni prendesse seriamente questa cosa e cominciasse a preoccuparsi della sicurezza dei suoi agenti, lunica divisa indifesa esposta a grossi rischi». «Oltre alla pistola, la cui dotazione richiede tempi evidentemente lunghi - conclude lesponente di Anaspol - la giunta potrebbe da subito cominciare a dotare i poliziotti municipali del bastone distanziometro, che chiuso è grande come un pennarello, ma che aperto può tenere a distanza e disarmare persone armate di coltello. Purtroppo lo spray anti-aggressione, di cui sono dotati ora i vigili romani, non può far nulla contro una persona armata di arma da taglio e non può essere usato in luoghi chiusi.
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