L’allarme Quasi un milione gli irregolari in Italia

Sono tra 700mila e un milione gli immigrati irregolari in Italia. A sostenerlo è una recente analisi dell’Ires-Cgil, secondo cui i clandestini sono distribuiti per l’85% nel Centro-Nord e il restante 15% al Sud (pari a circa 150mila unità per la maggior parte impiegate nell’agricoltura). E la Calabria risulta la regione con il tasso di irregolarità più elevato in Italia (26,9%) nel complesso tra occupati italiani e immigrati. E se tra gli immigrati regolari (4,5 milioni, il 7,2% della popolazione, più della media europea che è del 6,2%) il tasso di criminalità è «solo leggermente più alto» di quello degli italiani (tra l’1,23% e l’1,4%, contro lo 0,75%) la condizione di irregolarità aumenta a dismisura il coinvolgimento in attività criminose: secondo dati Fondazione Ismu e Caritas tra il 70% e l’80% degli stranieri denunciati, infatti, sono irregolari. Il reato commesso da 4 su 5 (87,2%) ha a che vedere con la violazione della legge sull’immigrazione.

Dal 1998 al 2008, la crescita della popolazione straniera in Italia è stata vertiginosa: il 246%. Nel solo 2008 sono cresciuti di quasi mezzo milione (+13,4%). E se continua così, con 300-400mila stranieri in più in media ogni anno, nel 2050 saranno superati i 12 milioni ipotizzati dall’Istat.

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