Nica Fiori
Quando dieci anni fa iniziò il lungo percorso per la riqualificazione del Vittoriano con una serie di mostre e altre iniziative culturali, il monumento era poco amato dai romani. Tutti credevano di conoscerlo, ma pochi in realtà avevano avuto occasione di vederne gli interni ed erano in molti a collocarlo in un ambito cronologico diverso da quello reale (venne progettato nel 1884 e inaugurato nel 1911). «Ora se qualcuno ancora non lo ama, non ha che da salire sulla terrazza delle quadrighe e constaterà così che da lassù si ammira il panorama più bello del mondo», ha detto il ministro per i Beni e le Attività culturali Francesco Rutelli in occasione della presentazione del nuovo progetto di restauro e valorizzazione del grande complesso monumentale, nei cui spazi convivono, oltre all’importante Museo del Risorgimento, istituzioni civili e militari. Il Vittoriano, nel passato soprannominato «la Torta», «la Macchina da scrivere» o «la Patria di marmo», invece di venire distrutto o trasformato in una sorta di giardino pensile, come teorizzava qualcuno, è divenuto a poco a poco uno dei monumenti simbolo della città, tanto che nello scorso anno ha avuto 1.300.000 visitatori, di cui 310.000 per la mostra su Modigliani. Grazie al nuovo progetto di recupero, nei prossimi tre anni sarà reso ancora più fruibile al pubblico, sia all’interno che all’esterno, riallacciandosi all’obiettivo del suo architetto Giuseppe Sacconi (1854-1905), che lo aveva concepito come una sorta di foro aperto ai cittadini, con terrazze sopraelevate nel cuore della Roma imperiale, sul modello dei grandi santuari dell’età classica.
Curato dalla direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Lazio, il progetto vincitore dell’architetto Paolo Rocchi prevede una serie di interventi mirati al pieno recupero funzionale dell’edificio, che comunque rimarrà aperto, con una spesa complessiva di 10 milioni di euro. Gli interventi riguarderanno il consolidamento statico dell’edificio (attualmente ci sono lesioni dovute al diverso assestamento delle ali rispetto al corpo centrale) e nuovi collegamenti verticali e orizzontali, il potenziamento e la messa a norma degli spazi espositivi già esistenti e la creazione di due sale conferenze. Inoltre sono previsti un collegamento diretto con la linea metropolitana attualmente in costruzione sotto via dei Fori Imperiali, un collegamento con il Campidoglio e la realizzazione di due ascensori panoramici esterni. I due ascensori, che porteranno alla terrazza delle quadrighe, a un’altezza di 62 metri, costituiscono la prima e più impegnativa parte del progetto e verranno inaugurati nel giugno 2007.
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