L’altra finalista Bayern, festa rovinata: tre turni a Ribery

Chissà se i tedeschi sono un popolo di maligni. Frank Ribery, è notizia di ieri, non potrà giocare la finale di Champions perché squalificato. Il francese, espulso durante la semifinale di andata contro il Lione per un’entrataccia sulla caviglia di Lisandro Lopez, è stato fermato dall’Uefa per tre turni (di cui uno già scontato). Decisivo - nella decisione del giudice sportivo - il referto del fischietto italiano Rosetti. Parlavamo di maligni, appunto. Rosetti-Italia-Inter, una catena fin troppo ovvia per non cadere nella tentazione di urlare al complotto. Il Bayern Monaco presenterà ricorso - chi non lo farebbe? - però, giusto per sgombrare il campo da ogni dubbio, l’espulsione era sacrosanta e le tre giornate di squalifica pure: se qualcuno nutre ancora dei dubbi provi a rivedere l’intervento di Ribery. Comunque uno smacco, in un periodo in cui l’ex beniamino dei tifosi transalpini sta vivendo il peggior crollo di popolarità della sua carriera.

La sua immagine irreprensibile di giocatore serio e marito fedele, pronto secondo alcuni ad accettare il trasferimento al Real Madrid per assecondare i desideri della consorte amante dei Paesi caldi, è stata rapidamente offuscata dalle conturbanti foto della giovanissima escort di origini marocchine Zahia D. con la quale la Procura di Parigi lo accusa di aver avuto ripetuti incontri quando la ragazza era ancora minorenne.

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