L’altra metà del cielo tra scienza e arte

L’altra metà del cielo tra scienza e arte

In tempi oscuri come questi, dove l’intolleranza religiosa in molte parti del mondo miete vittime innocenti, è ritornato di prepotente attualità il messaggio di Ipazia, considerata la prima martire del fanatismo. Astronoma, filosofa e matematica, Ipazia ha vissuto nella comunità greca di Alessandria d’Egitto a cavallo tra il III e IV secolo dopo Cristo. Dalla sua vita di «eccellenza» e dalla sua tragica morte (quasi una lapidazione pubblica) ha tratto ispirazione il regista Alejandro Amenabàr nel film Agorà uscito nelle sale l’anno scorso. A sfruttare il fascino tutto speciale di questa martire dell’intelligenza arriva adesso anche il Festival dell’eccellenza femminile che, da un lustro, arricchisce di eventi, incontri e spettacoli la città genovese. Si intitola infatti «Ipazia. Il Mediterraneo delle donne» la rassegna che si tiene dal 9 al 17 novembre all’interno della Biennale del Mediteraneo. Diretta da Consuelo Barilari, la manifestazione intende porre sotto i riflettori tutte quelle protagoniste del gentil sesso che mostrano nei loro campi d’azione (dalla scienza all’arte, dalla cultura allo spettacolo) che la creatività è cosa diversa dalla fertilità e che non è appannaggio dei maschi. Il calendario degli appuntamenti si articola in 80 eventi «interdisciplinari». La novità di quest’anno è la massiccia presenza del teatro. E sarà proprio uno spettacolo teatrale ispirato alla figura della filosofa-scienziata alessandrina ad aprire il Festival. Si intitola Il sogno di Ipazia. Scritto da Massimo Vincenzi e diretto da Carlo Emilio Clerici, lo spettacolo esalta la parabola umana e «scientifica» della pensatrice alessandrina (9 novembre alle 18 presso la chiesa di Sant’Agostino). E si pone come apripista di una lunga teoria di spettacoli che mettono sulla scena tutte le trame dell’universo femminile. Spazio quindi alla triste e sofferta figura di Camille Claudel, cui presta il volto e la voce Mariangela D’Abbraccio (10 novembre alle 20.30 a Palazzo Ducale). La chiesa di Santa Caterina farà da cornice il 14 novembre allo spettacolo di con Giselda Volodi ispirato alla figura della mistica del XV secolo. Tra i protagonisti della rassegna anche Teresa De Sio e Laura Curino (che chiuderà la rassegna il 17 novembre al teatro della Corte con lo spettacolo Le donne che hanno fatto l’Italia).

Tra gli altri appuntamenti segnaliamo la serata in onore di Suso Cecchi D’Amico (12 novembre a Palazzo della Borsa) e la tavola rotonda su Ipazia e la biblioteca di Alessandria con Margherita Rubino, Luciano Canfora e Silvia Ronchey (13 novembre alle 18.30 al Palazzo della Borsa).

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