Roberto Caputo, socialista di lungo corso e consigliere provinciale del Pd, si candida contro Stefano Boeri e Giuliano Pisapia alle primarie del centrosinistra.
Allora, Caputo, la sua è una corsa vera?
«Io sono una barchetta in mezzo a due corrazzate. La mia è una battaglia minoritaria ma non minimalista, credo che abbia un significato».
Ma è attrezzato contro le corrazzate?
«Soldi per la campagna non ne ho, è una lotta impari, starò in mezzo alla gente».
A proposito, i suoi avversati non sembrano esattamente lespressione della Milano popolare...
«Sono due professionisti, stimati, affermati».
«Cuore a sinistra e portafogli a destra» come dice lItalia dei Valori per Boeri?
«Non la metterei così. Hanno fatto il loro lavoro».
E allora perché un elettore del Pd dovrebbe votare per lei invece che per Boeri?
«I programmi degli altri non li ho ancora visti. Io mi sono opposto subito a Ecopass, che è stato un fallimento. Credo che ci vorrebbero soluzioni diverse, anche più drastiche. E voglio puntare sulle periferie, sui quartieri degradati. Le ordinanze non servono, dobbiamo farli vivere questi quartieri».
Sono più o meno le cose che dicono gli altri. Politicamente che cosa vi distingue, scusi?
«Io metto in campo la mia esperienza amministrativa. Vorrei che la politica riprendesse il suo posto in città. E metto in campo la mia coerenza di opposizione alla Moratti, chiara e manifesta».
Sta dicendo che quella di Boeri non è stata altrettanto chiara, avendo da architetto collaborato col sindaco?
«Io ho giocato la mia partita dallopposizione, altri non lo hanno fatto, ma non è una colpa, abbiamo storie diverse».
Lei era assessore nei primi anni Novanta. Allora le candidature non nascevano così. Ha nostalgia di quella politica?
«Non sono un nostalgico. Certo, questa legge elettorale ha personalizzato tutto. Nascono le autocandidature, o sono proposte da gruppi, pezzi di società. Cerano difetti anche allora, per esempio linstabilità amministrativa. Oggi bisogna saper far funzionare la macchina».
Boeri e Pisapia sarebbero in grado?
«Non lo hanno mai fatto, ma possono imparare».
Chi vincerà alla fine?
«Boeri parte favorito, i dirigenti del Pd stanno con lui».
Non farà la fine del povero Boccia in Puglia contro Vendola?
«Non ci credo, sono due situazioni molto diverse. Vendola andava alle primarie da governatore uscente».
E chi può battere il centrodestra?
«La gara si vince recuperando i delusi e prendendo i voti della Milano riformista».
Il secondo alle primarie fa il candidato vicesindaco?
«Quello del vice mi pare un discorso da fare in base alle alleanze se si va al secondo turno».
Lo propone allUdc?
«Mi sembra positivo allargare lalleanza».