L'«ALTRO» SETTORE L'investimento sulle cooperative: dieci milioni e una nuova normativa

In periodo di crisi sono stati messi a punto anche degli interventi a favore del sistema cooperativistico regionale. Un settore che ha mostrato di «tenere» e al quale la regione ha dedicatoa ttenzione sia in termini economici, stanziando 7,4 milioni di euro nel 2012, sia in termini normativi, con l'approvazione del ddl di riordino del sistema. Come spiega l'assessore Liori, per il 2013 sono in programmazione altri 10 milioni di euro coi fondi europei: «1,5 milioni per la diffusione di nuove cooperative, tramite incentivi a fondo perduto a favore di nuove cooperative con almeno un socio disoccupato, privilegiando le aree di crisi ed i territori a rischio spopolamento; e 8,5 milioni per il potenziamento delle cooperative esistenti, tramite la creazione di un fondo di ingegneria finanziaria per partecipazioni al capitale». Nel marzo 2012 la Giunta ha approvato un nuovo disegno di legge, ora all'attenzione della Commissione consiliare, che non sostituisce ma integra e coordina la normativa regionale vigente sulle cooperative, stabilendo un quadro unitario e coerente di istituti e di interventi.
All'albo delle Cooperative in Sardegna risultano iscritte 3.257 società (dati 2010), la maggior parte operanti nei settori «produzione e lavoro» (45%) e «sociale» (24%).

Le cooperative sono il 12,3% delle imprese sarde e nel 2010 la Sardegna era la decima regione per numero di cooperative presenti, preceduta da Lazio (11.551), Sicilia, Lombardia, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Toscana), Veneto e Piemonte. La posizione della Sardegna diventa sesta se rapportata alla popolazione.

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