«L’amnesia di Prodi grave offesa ai nostri martiri»

da Roma

Un governo insensibile di fronte al supremo sacrificio dei giovani militari. La Casa delle libertà non intende far passare sotto silenzio l’indifferenza del centrosinistra nei confronti dei caduti di Nassirya: una cerimonia ufficiale era d’obbligo ma Romano Prodi e la maggioranza non hanno sentito la necessità di celebrarla.
«Era doveroso da parte del governo fissare una manifestazione per consentire a tutti di rendere omaggio ai martiri di Nassirya - attacca Gianfranco Fini - Derubricare questa ricorrenza a iniziativa quasi privata è sintomo di insensibilità».
Il leader di Alleanza nazionale ieri insieme con il vicepresidente della Camera, Giorgia Meloni, accompagnati da una delegazione di Azione giovani, ha deposto una corona di fiori all’Altare della Patria in memoria dei caduti di Nassirya.
L’ex vicepremier ha pure commentato la lettera del ministro della Difesa, Arturo Parisi, pubblicata sul Corriere della Sera per dire no alle manifestazioni di parte. «La lettera di Parisi va bene, ma la verità è che non c'è una manifestazione unitaria - replica Fini -. Nessuna polemica con chi sente il dovere di ricordare i caduti ma resta il fatto che il governo non ha fissato una data per una manifestazione unica».
Fini poi ha ricordato le valutazioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che aveva definito «esempio di mirabile dedizione al senso del dovere e all'amor patrio» i caduti di Nassirya «che donarono il bene supremo della vita ispirandosi a un nobile intento di pace». Per l’ex ministro degli Esteri è in corso un vero e proprio «cortocircuito istituzionale» dice osservando che «Bertinotti ha parlato da leader di partito più che da carica istituzionale».
E infatti il presidente dei senatori azzurri, Renato Schifani, denuncia: «Napolitano boccia palesemente Bertinotti. Prodi quindi rivolga le sue inutili prediche esclusivamente a una parte consistente della sua maggioranza». Per Schifani la sinistra estrema «dimentica e offende i caduti di Nassirya» e si dispiace del fatto che «pur di tenere in piedi una coalizione traballante, il presidente del Consiglio tenti di rimuovere pessime dichiarazioni istituzionali e infelici scelte di governo, come la mancata commemorazione, che rappresentano una vera offesa a chi ha sacrificato la vita e a chi ancora la rischia».
Pure il leader Udc, Lorenzo Cesa critica l’ambiguo atteggiamento del centrosinistra: «Suonano tardive le dichiarazioni di Prodi e fuori luogo quelle di Bertinotti, ancora convinto di essere leader di un partito massimalista anziché il presidente della Camera», dice Cesa. «In ogni caso, non ci interessano polemiche e strumentalizzazioni - prosegue - L’Italia vada orgogliosa del sacrificio dei giovani eroi di Nassirya, che hanno pagato con la vita lo straordinario impegno di pace dell'Italia nel mondo».


E Cesa annuncia che è stata presentata una proposta di legge per «istituire la Giornata della Patria proprio nella ricorrenza del 12 novembre, affinché chi ha vissuto quella tragica giornata e le generazioni più giovani possano ricordare insieme i giovani caduti di Nassirya e il loro estremo sacrificio».

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