L’anima dei Vip divisa fra trullo e masseria

La Puglia ti imbroglia. Trullo o masseria? Non è uguale, non vale lo stesso. Quello che scegli dice che estate vuoi trascorrere. Perché o guardi la terra o guardi il mare, perché o t'arrampichi in collina o ti prendi la pianura. C'è il mondo in Puglia, da sempre. Solo che adesso si vede di più. Passa attraverso i volti abbronzati dei nuovi pugliesi stanziali o occasionali, negli autoctoni che ritornano a casa per le vacanze e per i forestieri che la scelgono: basta Toscana, basta Sardegna, basta Eolie. È il momento questo, qui. Dal Gargano al capo di Leuca una costa che non finisce mai, adesso piena di persone e personaggi. Gente da masseria e gente da trullo. Che appunto sono due cose diverse, quasi opposte, perché la masseria era insieme ricchezza e povertà: il territorio del proprietario terriero e la casa del massaro, del lavoratore, del custode della bellezza di terra e abitazione. Il trullo era contadino ed è diventato villeggiante: spunta in valle d'Itria tra Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Fasano, Cisternino, Ceglie Messapica, un fazzoletto di Puglia dove s'incrociano le province di Bari, Brindisi e Taranto. Il trullo non parla con la masseria. Epoche diverse, gente diversa. Allora, oggi. Perché i colonizzatori della vacanza in Puglia scelgono. Masseria per Franco Tatò, il manager che ha aperto il ballo dei vacanzieri che si sono innamorati di questi posti. Quando scrisse «La Puglia non è la California» fece cominciare lentamente la stagione di fortune pugliesi.
La sua tenuta ieri sera è stata lo scenario della festa della tribù delle masserie che o sono diventate di proprietà di vip, oppure sono state trasformate in strutture di lusso: la prima è stata Masseria San Domenico, a Savelletri, lì dove sono stati ospiti più o meno fissi Massimo D'Alema, Pierferdinando Casini, Sean Connery. Da San Domenico sono nati i figli, ultimo dei quali Borgo Egnazia, dove di recente sono stati segnalati il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, e Marco Tronchetti Provera. «Vedono le nostre masserie e poi vogliono tornare», dicono tronfi nei ristoranti di Savelletri dove spesso si incontrano anche calciatori ed ex calciatori. Arrivano in compagnia di Roberto Donadoni, che qui ha comprato e ristrutturato la sua masseria e qui porta ogni estate i suoi amici, da Marco Van Basten a Mauro Tassotti. La masseria è anche la scelta dell’avvocato Annamaria Bernardini de Pace che passa l'estate al Melograno di Monopoli. Poi giù, in Salento. Masserie diverse eppure sempre masserie. Perché la pietra bianca della terra al confine tra Bari e Brindisi lì viene sostituita dal tufo giallo-grigio. L'attrice premio Oscar Helen Mirren, protagonista del film The Queen, ha comprato a Tricase una masseria del Cinquecento appartenuta ai Baroni Sauli di Tiggiano. È nella zona dove vive il regista pugliese Edoardo Winspeare e dove quest'anno ha deciso di passare le vacanze l'attore William Defoe, ospite per settimane nella masseria dello stilista Ennio Capasa proprietario di Costume National.
Se risali verso Nord trovi la masseria Lamacoppa, tra Francavilla Fontana e Ostuni. Leonardo Mondadori la comprò negli anni novanta trasformandola nella sua residenza estiva. È al confine con l'altro mondo. Con i trulli. Che salgono verso i colli che poi sbucano in Valle d'Itria. È qui che ha comprato il professor Umberto Veronesi. Lì, tra Martina Franca e Cisternino, dove s'è fermato anche il nome del critico musicale del New York Times, Anthony Tommasini, lì dove ha creato la sua dimora pugliese Pasquale Pistorio, ex vice presidente di Confindustria.
Il trullo è un'altra cosa. È agglomerato e integrato: fa parte di una comunità. Vede vicino a sé altri trulli. La masseria, al contrario, è solitaria. È circondata da se stessa: il suo terreno o il suo campo da golf, come nel caso dei lussuosi alberghi tra Monopoli e Fasano: oltre a San Domenico e Melograno, anche Torre Maizza e Torre Coccaro. Ecco, chi sceglie il trullo non cerca questo. Vuole la stessa pace, ma fa la spesa al market, compra il giornale al giornalaio-salumiere-barista. Come fa il senatore Gaetano Quagliariello che passa ogni mese d'agosto nella sua casa di Laureto, tra Locorotondo e Fasano.

Non lontano l'attore Emilio Solfrizzi sta ristrutturando un trullo, come ha fatto qualche tempo fa lo stilista stilista Kean Etro. Tutti pugliesi per qualche settimana all'anno. Perché il momento della Puglia ha faticato ad arrivare, ma poi è arrivato. È questo. Ed è l'unica cosa che non cambia tra masseria e trullo.

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