Cronaca locale

«L’anticiclone fa i capricci»

Quella di oggi è la tanto temuta giornata più calda della seconda ondata di calore di quest’estate 2009. Le temperature percepite dovrebbero raggiungere i 34 -36 gradi e mettere a rischio la salute di anziani e cardiopatici. La strategia anti-canicola è già scattata. Per il caldo e non solo, l’effetto non cambia. A Milano la situazione degli ospedali fa segnare il tutto esaurito: questa la fotografia scatatta nei maggiori nosocomi milaensi. Il 118 ha deciso di potenziare per due giorni il servizio, aggiungendo al parco vetture disponibili, altre sei ambulanze, come spiega il responsabile Giovanni Sesana.
I pronto soccorso di Sacco, San Carlo, San Paolo e San Raffaele erano infatti al completo già ieri e non erano in grado di accettare nuovi pazienti. Al San Carlo ed al San Paolo, nei due pronto soccorso, sono finite perfino le barelle. «Una situazione che - chiarisce Mauro Moreno, direttore sanitario dell’ospedale di via Di Rudinì- non è collegata al caldo, ma ad altre patologie».

Legato invece al caldo è il piano con cui gli ospedali milanesi si preparano ad affrontare un’eventuale emergenza con l’attivazione del «livello due», che significa la requisizione del 10% dei posti letto, tenuti sempre a disposizione.

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