L’antico amatore che da playboy si ricicla playnonno

L’antico amatore che da playboy si ricicla playnonno

La conversione di Gigi Rizzi, tornato brillantemente sul piccolo schermo (Primocanale) protagonista del programma «Peccati e dintorni» di Vittorio Sirianni: Gigi, ex playboy, antico amatore, uomo che ha fatto impazzire donne come Veruska, Brigitte Bardot, Dominique Sanda, diventa ispirato quando legge che il Pontefice ha ricordato il passaggio di San Francesco da playboy dell’epoca a santo: «Anch’io - sorride Gigi - non sono più un playboy da tempo, ma sono piuttosto un “playnonno”, attendo un nipotino da coccolare sulle mie ginocchia». La confessione l’ha fatta alla curiosa e vispa Costanza Rizzacasa D’Orsogna. E proprio nel programma dedicato ai peccati, Gigi ha raccontato le sue avventure, e la sua, se così si può dire, «conversione». Come opinionista, infatti, è apparso estremamente equilibrato, composto, davvero «riveduto e corretto». Ha chiarito: «Sono 13 anni che vivo con mia moglie, Dolores, e non l’ho mai tradita». E ancora: «I settantenni non debbono fare i ragazzini...». Insomma: lo chiameremo «San Gigi da Sori».
Stampa. Il settantaduenne Alfredo Provenzali è stato riconfermato alla mitica trasmissione radiofonica «Il calcio minuto per minuto». Sono passati 40 anni: ma la voce, il ritmo, il gusto di far vivere i novanta minuti sono rimasti intatti. Sampdoriano doc, lui nato a Sampierdarena, non ha mai «sforato» un verbo o un aggettivo in favore di campioni pur grandissimi come Ocwirk o Suarez. Magica è sempre stata anche la sua professionalità.
Chiarelli. Bella promozione per Teodoro (Teo) Chiarelli: diventa capo dell’economico alla «Stampa» di Torino. Direttore il suo vecchio amico Giulio Anselmi. Teo lascia il «Secolo XIX» al quale è stato pur molto affezionato per vivere una nuova «vita giornalistica». Lo vedremo sicuramente nel “gotha” del mondo economico italiano, a fianco di altri eccellenti e «mondani» colleghi come Enrico Cisnetto e Paolo Panerai, guarda caso partiti tutti dalla Lanterna.
Costa. Se da una parte Rapallo piange perché probabilmente rimarrà per sei mesi con un commissario, dall’altra sta ridendo di gusto per il premio ricevuto a Sanremo per la manifestazione estiva «Rapallo Festival». Il più soddisfatto è il consigliere Giorgio Costa che ha ritirato il riconoscimento.

Aver goduto delle esibizioni di Dalla, della Ricciarelli, degli «Stadio», di Teo Teocoli, Dario Fo, Tullio Solenghi, gli «Zero Assoluto» ha costituito dei momenti di grande attrazione. Purtroppo i «capricci» di certi artisti hanno impedito un cartellone completo: «Ma su queste vicende ci saranno forti penali che verranno pagate - ha detto Costa - perché le prese in giro non ci piacciono».

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