L’Antitrust multa l’Enel: marketing troppo aggressivo

Sanzione da 1,2 milioni La società: quei clienti sono già stati compensati

da Milano

«Pratiche commerciali scorrette» per la conquista di clienti del libero mercato e di nuove utenze del gas. È con questa motivazione che l’Antitrust ha deciso di multare l’Enel con una sanzione di 1,2 milioni di euro, tra gli 1,1 milioni comminati a Enel Energia e una multa di 100mila euro per la holding. Ma la società elettrica si dice «vittima» degli episodi chiamando in causa alcune «agenzie di vendita». E, annunciando di aver messo in campo misure per evitare il ripetersi di tali casi, spiega che i clienti rimasti coinvolti sono «già stati» compensati.
Alla base della sanzione resa nota ieri dal garante per la concorrenza ci sono «pratiche commerciali scorrette» nel passaggio di clienti domestici dal mercato vincolato a quello libero e «nell’acquisizione di clienti sul mercato del gas, mediante l’attivazione di forniture di energia elettrica o di gas non richieste» e, ancora, per aver «ostacolato l’esercizio del diritto di ripensamento».
L’Enel ha «adottato procedure di marketing aggressive» spiega l’Autorità guidata da Antonio Catricalà dichiarando inoltre «ingannevoli le campagne pubblicitarie Bioraria e Vantaggio 5+1».

Nel mirino dell’Antitrust - che aveva aperto un’indagine sulla vicenda nel febbraio scorso, dopo «numerose» denunce dei consumatori - non è finita così solo Enel Energia, la società del gruppo che opera nel libero mercato dell’elettricità, ma anche Enel spa, la holding, che in qualità di committente di uno spot televisivo legato alle campagne oggetto della sanzione, si è vista recapitare una multa da 100mila euro. Enel Energia ha tenuto pratiche scorrette «nel passaggio di clienti al mercato libero dell’energia elettrica e nell’attivazione non richiesta di una fornitura di gas naturale».

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