L’appello I finiani ai partiti: «Giù le mani dalle direzioni generali»

«Basta con la spartizione delle direzioni generali della sanità lombarda da parte di Pdl e Lega». A lanciare l’appello, in vista della scelta dei 44 super manager che dall’inizio del 2011 guideranno Asl e ospedali, è il gruppo dei finiani. Il Fli ha sottoscritto un documento (firmato dall’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, dal coordinatore regionale del Fli Giuseppe Valditara, dall’europarlamentare Cristiana Muscardini e dalla consigliera comunale Barbara Ciabò) in cui mette nero su bianco i criteri di cui tener conto nelle nomine. Al di là di «lottizzazioni» e «quote» di partito. «Le uniche parole che vogliamo valorizzare - spiegano i finiani - sono competenza, professionalità e meritocrazia. Siamo stanchi di potentati che amministrano la sanità solo con le tessere di partito. Ci attendiamo pertanto precise rassicurazioni prima che i giochi siano fatti, disponibili a dare il nostro contributo per valorizzare le migliori risorse professionali, aperte solo alla cultura della salute».
In sostanza, i membri Fli invitano i partiti a stare al loro posto e a levare le mani dalla decisione su chi amministrerà cosa. Come a dire: teniamo conto esclusivamente del curriculum e della preparazione dei candidati. In Regione sono arrivate 530 candidature di potenziali dirigenti e la scrematura sarà ardua.


«Basta con i discrimini culturali e politici - scrivono i finiani nel loro documento - Su questo non faremo sconti di alcun tipo. Il ruolo politico di Futuro e Libertà in Lombardia e le sue scelte sono strettamente condizionate dalla nuova immagine che intendiamo offrire e, laddove possibile, imporre alla politica del centrodestra».

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