L’ARMA VINCENTE

Due grandi poli divisi tra nord e sud, più l’area di Tor Vergata da costruire e lo sfondo del Colosseo che nel ’60 vide protagonista Abebe Bikila. Nella cartolina di Roma 2020 il punto di forza su cui fa leva da sempre il comitato promotore è il progetto: 42 impianti, solo nove ancora da costruire. Di fatto la cittadella di Tor Vergata, perchè per il 73% sono già realizzati.
I Giochi sarebbero ospitati appunto in 42 impianti, 33 esistenti. Il villaggio sorgerebbe a Tor di Quinto: 18.000 posti più centro stampa e tv. Allo Stadio Olimpico cerimonia inaugurale e chiusura, atletica e finale calcio uomini. Po lo Stadio del nuoto, l’Acquacetosa (pentathlon, hockey e tiro con arco) il Flaminio (rugby a sette, finali calcio donne). Alla Fiera di Roma nei padiglioni verranno ospitate 12 discipline: badminton, ciclismo su pista e Bmx, ritmica, judo, lotta, pallamano, pugilato, scherma, sollevamento pesi, taekwondo, tennistavolo. All’Eur preliminari basket, finali pugilato e triathlon. A Ostia vela e nuoto in acque libere. Il ciclismo su strada dai Fori Imperiali fino ai Castelli.

A Tor Vergata sorgeranno la piscina della pallanuoto e un palasport polivalente (pallavolo, ginnastica artistica e basket). Per l’equitazione classico appuntamento a Piazza di Siena. Il beach volley al Circo Massimo, canoa e canottaggio a Settebagni.