L’assalto notturno alle piscine ultima follia dei giovanissimi

Milano, città di tendenza come ben si sa, lancia una nuova moda: il bagno notturno in piscina. Niente di particolare se non fosse che si tratta di impianti comunali e che l’happening avviene all’insaputa dei proprietari. L’altra notte debutto alla Argelati, replica 24 ore dopo alla Romano dove però i bagnati clandestini hanno trovato i vigili urbani ad attenderli e sono scattate le denunce.
L’esordio della nuova tendenza non poteva che avvenire nell’impianto per antonomasia, la Argelati di via Segantini 6, alle spalle di porta Genova, prima piscina scoperta realizzata in città. Attualmente è composta da due vasche di 30 metri per 20 e 33 per 30, Solarium e bar. Qui, nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio, decine di ragazzi hanno saltato il muro di cinta e via a sguazzare. La cronaca si trova su Indymedia, sito della sinistra antagonista che parla di cento giovani tutti nudi, presentando l’impresa come azione insurrezionale o giù di lì. E come inizio è andato tutto bene, nessuno ha saputo nulla o quasi, e non ci sono identificati o denunciati.
Tanto che 24 ore dopo c’è chi ha provato il bis. Prendendo di mira la piscina Romano di via Ampere 20, altro impianto di tutto rispetto. Progettata dall’architetto Luigi Secchi, lo stesso della Cozzi, la Piscina Romano si trova nella zona di Città Studi, all’interno di un piccolo parco, con tanto di chiosco bar. L’impianto è formato da una grande vasca di 100 metri per 40. Luogo ideale per un bagno notturno. Ma questa volta hanno trovato la Polizia Locale ad attenderli. I ghisa hanno bloccato e identificato venticinque ragazzi italiani, tra cui sette minorenni dai 15 ai 17 anni, poi denunciati per «invasione di edificio comunale» reato da codice penale.
L’assalto si è sviluppato in due tempi. Un primo blitz alle 23.30 quando all’interno della piscina erano presenti un agente e un ufficiale della Locale, insieme a due volontari dell’Associazione poliziotti italiani. Gli incursori, una quindicina circa, hanno scavalcando una recinzione laterale alta 4 metri ma sono stati notati dalla sorveglianza che ha avvertito le pattuglie all’esterno, facendo intervenire 15 ghisa e un ufficiale. Dopo il primo allontanamento, una pattuglia dei vigili è rimasta nell’area per controllare la struttura e intorno alle 2 si è registrata una nuova invasione. Undici, questa volta, i giovani a essere denunciati, tra cui un minore.
«Non si tratta di una “bravata” – commenta ora il vicesindaco Riccardo De Corato – ma di un reato. E per evitare che non diventi l’ultima moda in fatto di trasgressione delle regole, visto che non è il primo episodio registrato in città, continueremo a vigilare le piscine nelle ore notturne e a denunciare all’autorità giudiziaria ogni invasione.

Tra l’altro il “bagno di mezzanotte” è una pratica altamente pericolosa per l’incolumità personale dei giovani, visto che accade senza alcuna vigilanza e potrebbero aver luogo incidenti anche gravi causati dall’imprudenza e dalla spericolatezza».

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