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L’assessore ai Servizi sociali Moioli chiede ai rom di firmare un patto di legalità. Il leghista Salvini: "Basta buttare via i soldi dei milanesi" 

Triboniano sotto scorta, via alla bonifica Partono i lavori per dividere il campo in tre mini accampamenti. Saranno sorvegliati da un presidio permanente di polizia

Tre campi più piccoli e più controllabili al posto della baraccopoli di via Triboniano, la favelas dei rom diventata regno di degrado e micro-criminalità. E poi, per sorvegliare la situazione dei campi nomadi, presidi permanenti composti da forze dell’ordine e operatori sociali con il compito di assicurare il rispetto della legge e delle norme igienico-sanitarie. Così ha deciso il tavolo convocato ieri dall’assessore Mariolina Moioli con forze dell’ordine e associazioni impegnate a gestire la situazione dopo l’incendio che domenica ha distrutto baracche e roulottes. Oggi in via Triboniano l’Amsa comincerà i lavori di bonifica, poi arriveranno i container. La sistemazione dei rom verrà effettuata sulla base di una ricognizione fatta dai Servizi sociali del Comune che tiene conto del periodo di permanenza e della composizione del nucleo familiare. «Basta con questo buonismo nei confronti dei rom. Neanche un euro dei cittadini milanesi deve andare per ricostruire i campi nomadi e gli insediamenti abusivi», attacca il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino Matteo Salvini.

E intanto i vigili del fuoco si difendono dall’accusa degli zingari di aver portato i soccorsi in ritardo. «Solo 9 minuti - replica tabulati alla mano il comandante provinciale Dante Pellicano -, sono trascorsi dalla prima chiamata all’arrivo dei mezzi sul posto».

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