Per risolvere una situazione insostenibile serve una soluzione urgente e, magari, un po provocatoria. È così che ieri mattina, con una temperatura quasi polare, Stefano Maullu, assessore regionale alla Protezione civile e alla Sicurezza, ha costruito un piccolo muro davanti al vecchio cancello che porta nellarea dismessa dellex scalo ferroviario di Porta Romana, allangolo tra viale Isonzo e corso Lodi. Un ingresso che, fino a poco più di un anno fa, era chiuso. E che, da quando qualcuno ha tranciato del tutto arbitrariamente la catena con lucchetto che impediva laccesso, ha fatto dellarea dismessa una sorta dimmensa terra di nessuno, cioè di tutti. Dove vivono despedienti gruppi di rifugiati afgani e molti nigeriani.
«Considerando che questo portone si trova proprio davanti alla fermata della metropolitana di piazzale Lodi (linea 3, la gialla) e al capolinea delle linee circolari delle tramvie, la 90 e la 91, che portano centinaia di passeggeri a qualsiasi ora del giorno e della notte, se finora non è successo nulla è un miracolo: non aspettiamo lo stupro o la rapina» spiegano Aldo Baroncini, capo gruppo di Forza Italia del consiglio di zona 5 e Cristina Crupi che, sempre nel parlamentino, ha la delega alle Pari opportunità.
«Larea verrà riqualificata a livello residenziale a breve da Ferrovie dello Stato, che ne è anche proprietaria - spiega Maullu -. I lavori inizieranno entro questanno e dureranno minimo 4-5 anni.
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