L’assessore Rizzi: «Per il rugby ci faremo in quattro»

Una grande vetrina per il rugby d’eccellenza: l’Arena Civica. Una rete di campi diffusi sul territorio per il rugby di base, quello dei ragazzi, delle società minori, della linfa vitale. All’indomani del tutto esaurito di San Siro per Italia-Nuova Zelanda, il Comune raccoglie il grido di dolore di uno sport che anche a Milano sta incontrando una crescita senza precedenti eppure teme - passata la sbornia All Blacks - di ritrovarsi negletto come sempre.
A garantirlo è Alan Rizzi, assessore allo Sport. Che non parla («è prematuro») del progetto che è già sul tavolo suo e del collega Masseroli, una cittadella del rugby che per ora appartiene al limbo dei desideri. Ma parla di quel che Palazzo Marino è già sicuro: il trasferimento dal Giurati all’Arena delle partite di serie A, quelle della gloriosa Amatori, a partire da gennaio.
Arena casa del rugby, come il Flaminio a Roma?
«No. Arena casa del rugby e degli altri sport, atletica in primo luogo, che fanno parte della sua storia. L’Arena deve diventare la vetrina dello sport d’eccellenza milanese, ed è indubbio che l’Amatori fa parte di questa eccellenza».
E per il resto del rugby? Per i ragazzini che si distruggono le caviglie al Crespi, o che devono giocare alle ore più assurde perché i pochi campi sono tutti occupati?
«La prospettiva è quella di lavorare su una serie di centri dedicati al rugby sparsi sul territorio, sapendo che avremo un doppio binario: da una parte centri gestiti da Milanosport, dall’altra centri affidati alle società sportive. Per Milanosport, il Comune sta preparando un aumento di capitale che renderà possibile un piano di investimenti da trenta milioni. Per i centri affidati alle società, il Comune si farà carico di garantire le fideiussioni necessarie a finanziare i lavori».
In concreto, cosa significa per il rugby?
«Dei due campi da rugby gestiti da Milanosport, il Crespi vedrà il rifacimento del terreno con una spesa di 150mila euro, mentre per il Saini, che è in condizioni sicuramente migliori, i lavori riguarderanno soprattutto impianti di altre discipline.

Il Giuriati continuerà ad essere gestito dal Cus Milano ma i suoi problemi, che sono soprattutto problemi di usura del terreno dovuti al sovrautilizzo, verranno ridimensionati dal trasferimento della serie A all’Arena e dalla nascita di un nuovo polo, l’ex Dindelli, che è stato affidato con concorso all’Asr Rugby Milano, ma che verrà aperto anche alle altre società, come avviene per il Giuriati. Avremo insomma quattro impianti dedicati al rugby di base che offriranno una degna risposta alla fame di questo fantastico sport che stanno mostrando i milanesi».

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