Milano - Blitz della polizia a teatro per salvare un astice. È successo l’altra sera a Milano, dove gli agenti sono intervenuti al Teatro «I» per bloccare una performance violenta che aveva per protagonista il crostaceo. Il clou della rappresentazione era la sua agonia spinta sino alla fine: la sua morte per colpo di mannaia. Il crostaceo sarebbe poi stato cucinato alla brace sul palco. Momenti diretti dal regista argentino Rodrigo García che voleva mostrare al pubblico la sofferenza dell’astice, fatta rivivere per mezzo del microfono. Un copione cruento di cui era ben conscia la direzione teatrale, tanto da segnalare all’ingresso che poteva creare problemi ai più sensibili.
E le persone sensibili non sono mancate, ma non hanno atteso che lo spettacolo andasse in scena. Anzi, hanno fatto il possibile per bloccarlo. L’operazione è riuscita grazie al Garante del comune di Milano per la tutela degli animali e a tre associazioni animaliste, Lega anti vivisezione, Lega per l’abolizione della caccia e Organizzazione internazionale protezione animali. È stata proprio quest’ultima a presentare un esposto in Procura. Martedì sera, prima che debuttasse Accidens: matar para comer («Incidenti: uccidere per mangiare») della Compagnia «La Macelleria del teatro», tre agenti in borghese, due uomini e una donna, hanno impedito che l’astice facesse una brutta fine. Quella cui hanno assistito degli spettatori in Europa e due anni fa gli italiani a Prato. Nel giugno del 2005 la Digos aveva interrotto una rappresentazione e fatto scattare tre denunce per maltrattamento e uccisione di animali, nonché violazione delle norme sui pubblici spettacoli. A Milano l’altro ieri le forze dell’ordine sono state più tempestive. Il regista argentino ha cercato di spiegare agli agenti l’obiettivo dello spettacolo: far rivivere la sofferenza dell’animale, ma non ha convinto i poliziotti e non solo. «Si è trattato di uno spettacolo non gradito a molti cittadini - spiega Gianluca Comazzi, Garante del comune per la tutela degli animali - che già nei giorni scorsi hanno contattato il nostro ufficio».
Spettacolo sgradito a molti, ma non alle circa sessanta persone che martedì sera erano in platea.
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