Bergamo. Al Toro non manca il cuore, all'Atalanta invece fa difetto soprattutto la concentrazione in fase difensiva. Non si spiega altrimenti l'atto di autolesionismo dei bergamaschi, capaci a un quarto d'ora dalla fine di fallire il 3-0 (colpo di testa a lato di Doni con Sereni spiazzato) e farsi rimontare il 2-0 iniziale pur in vantaggio di un uomo (espulso Natali per proteste a metà ripresa).
L'Atalanta sembrava avere in mano l'incontro. Dopo la bella rete del brasiliano Ferreira Pinto prima dell'intervallo (assist di Zampagna, controllo di destro e diagonale preciso di sinistro), i nerazzurri erano passati sul 2-0 con il rigore assegnato per uno spintone di Ventola su Zampagna e trasformato da Doni. Ma da quel momento c'è stata la grande reazione del Torino in dieci uomini: prima l'ex-nerazzurro Ventola (gol di petto su cross di Comotto), poi Motta (ribattuta in rete su respinta di Coppola in seguito a colpo di testa di Ventola) hanno sorpreso in pieno la difesa bergamasca.
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