Il libro che il Direttore non è riuscito a presentare ha avuto, nonostante tutto, moltissima pubblicità e, sicuramente, avrà un ottimo successo. Io mi riprometto di comprarlo e leggerlo entro questa settimana. Il problema della scuola è di una gravità inverosimile e io lo sto verificando sulla pelle della mia nipotina. Occorre avere coraggio e dire la verità senza reticenze: il problema della scuola è costituito principalmente dagli insegnanti. Non tutti, ma solo quelli incapaci e svogliati, che purtroppo sono moltissimi. Subito dopo vengono i genitori, che pretendono per i propri figli solo ottimi voti e non accettano la selezione meritocratica. Nella scuola elementare che mia nipote frequenta a Pisa si insegna di tutto, anche a coltivare le piante, tranne che le discipline che sono oggetto di valutazione nelle pagelle. Per fare un esempio concreto, ogni nuova regola di matematica viene spiegata velocemente a ridosso di qualche festività, sicché i genitori sono costretti a surrogarsi agli insegnanti nellattività di spiegazione e di verifica della sua corretta applicazione. In altri termini, questi genitori sono costretti a fare il lavoro per il quale gli insegnanti sono retribuiti, forse in maniera insufficiente, con i soldi che il fisco ci richiede. Ma se gli insegnanti hanno questi comportamenti, forse non meritano una retribuzione maggiore. Mia figlia, una volta che sua figlia avrà finito le elementari, è intenzionata a mandarla alla scuola privata. E tutto ciò la dice lunga sul modo di funzionare della scuola pubblica. Parliamoci chiaramente, i cittadini contribuenti hanno il sacrosanto diritto di lamentarsi per il pessimo servizio che la scuola rende loro a fronte di una spesa astronomica che grava sulle casse dello Stato. Occorre selezionare gli insegnanti con metodologie più moderne e, se necessario, licenziare quelli inefficienti.
Non si può permettere che degli inetti abbiano la possibilità di plasmare le menti dei giovani a loro piacimento, senza avere nemmeno le basi pedagogiche per capire i danni che stanno facendo. Eppure basterebbe poco anche agli insegnanti per migliorarsi: quasi 2000 anni fa Quintiliano spiegava molto chiaramente nella sua Institutio Oratoria quale deve essere latteggiamento dellinsegnante verso lallievo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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