L’Auditorium celebra «Albertone»

Il suo talento l’ha consacrato re della commedia all’italiana, la sua generosità ne ha rafforzato giorno dopo giorno il ricordo, già di per sé indelebile. Una conferma dell’immortalità di un mito del cinema come Alberto Sordi che arriverà puntuale il prossimo 15 giugno, giorno in cui il maestro, ironico e sagace, del grande schermo italiano avrebbe dovuto spegnere le sue 90 candeline. Sarà la sua Roma a celebrarlo con una serata a lui dedicata dal titolo «Albertone», presso la sala Petrassi all’Auditorium Parco della Musica. Un omaggio al celebre attore in cui verrà assegnato l’ambito premio «Alberto Sordi», giunto alla quinta edizione, a tre personaggi del mondo dello spettacolo. Che si sono distinti non solo per bravura, ma anche per sensibilità e impegno sociale: Milly Carlucci, Giuliano Gemma e Massimo Ranieri. Ma anche un’occasione di solidarietà a favore delle categorie fragili come gli anziani, spesso affetti da patologie tipiche dell’età senile, a cui Stefania Binetti, responsabile della Fondazione Alberto Sordi, ha dato vita per raccogliere fondi per la ricerca scientifica: «Si tratta di un evento in onore di Alberto che è sempre stato attento ai disagi degli anziani e ha sempre cercato di portare loro conforto e solidarietà. In particolare i proventi della serata - spiega - serviranno a sostenere progetti di cura contro malattie invalidanti come l’Alzheimer, sviluppati dall’Università Campus biomedico, a Trigoria. Una struttura nata - precisa - in seguito alla donazione di un terreno di proprietà di Sordi». Alla guida del dipartimento di neurologia del policlinico universitario Paolo Maria Rossini, che sottolinea: «Debellare patologie degenerative del sistema nervoso centrale quali il morbo di Alzheimer, una malattia silente che ha bisogno di molto tempo prima che i suoi effetti si manifestino, è la nostra priorità. Bisogna intercettare i potenziali malati prima che la malattia insorga con una batteria di esami sensibili e specifici, ma al tempo stesso non invasivi e a basso costo. Tra questi spicca l’analisi elettroencefalografica in grado di identificare nel 94 per cento dei casi chi svilupperà la patologia in futuro».

Una lotta a tutela della salute degli anziani condotta congiuntamente da Sergio Utili, direttore della Fondazione Alberto Sordi, che ha realizzato proprio per loro un centro polifunzionale diurno: «Nella nostra struttura socio-sanitaria, aperta tutto l’anno dal lunedì al venerdì, i vecchietti, vittime di tali patologie, vengono non solo curati attraverso percorsi di riabilitazione motoria e intensiva, ma anche coinvolti in attività che gli consentono di recuperare la loro qualità di vita, come il teatro, la lettura, fino ai laboratori di sartoria e falegnameria. È questa la migliore ricetta per farli sentire integrati e attivi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica